Come si conserva il tartufo

come si conserva il tartufo

Ci sono alimenti per cui, a volte, vale la pena fare piccole follie e poi, dolcemente centellinarli.
Uno di questi è per certo il tartufo. Se nel 2015 il borsino del tartufo stimava un costo dai 300 ai 350 € all’etto tra ottobre e dicembre (dati tuber.it), nel 2016 i prezzi del tartufo bianco di Alba sono scesi ad ottobre a 250€ per arrivare agli stabili 350€ di dicembre.

Ad ogni modo, come tutte le cose preziose, dopo una spesa ben considerata, bisogna essere in grado di mantenere tale bene nel tempo e conservarlo nella giusta maniera. Se vi state chiedendo come si conserva il tartufo, eccovi accontentati, di seguito troverete i nostri consigli per preservare al meglio questo pregiato ingrediente.

Pulitelo bene
Se vi state chiedendo come si conserva il tartufo, sappiate che occorre partire dalla base. Essendo molto delicato e deperibile l’operazione di pulizia deve essere ineccepibile. Se per entrambe va bene passare sulla spazzola sotto un getto di acqua fresca per eliminare i residui di terra, per il tartufo bianco bisognerà usare più gentilezza in modo da evitare di rovinarlo.

Conservatelo all’asciutto
Successivamente è indispensabile asciugarlo bene con un panno di stoffa e posizionarlo in una carta assorbente all’interno di un barattolo ermetico che eviti all’umidità di aggredire il nostro prezioso tesoro. La durata media di un tartufo va dai 5 ai 7 giorni ma molto dipende anche dalla grandezza.

Tenetelo in frigorifero
La carta che avvolge il tartufo deve essere cambiata ogni giorno in modo che, eventuale umidità assorbita non vada ad intaccare il fungo. Tenendolo in frigorifero riusciamo ad aumentare la durata di qualche giorno (due/tre giorni).

Olio burro e affini
Ultima variante è l’utilizzo del tartufo per creare creme e salse. Insomma “sacrificarlo” per aromatizzare un condimento. Si conserva integro nell’olio, donando un po’ del suo profumo, oppure a fettine.
Grattugiato finemente si può unire al burro e crearne uno avvolgente per le mantecature. Sconsigliato invece il riso che rischia di asciugare troppo il tartufo (nonostante il risultato sul riso sia, al contrario, decisamente gradevole).

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