Ricette e prodotti tipici delle Marche

cappelletti

Quando si parla di cucine regionali, le Marche rappresentano un caso tutto particolare. La regione dell’Italia centrale si caratterizza infatti per una tradizione enogastronomica molto variegata, tanto da far parlare spesso di una vera e propria “confederazione” da questo punto di vista. Le ricette e i prodotti tipici di Pesaro e Urbino, ad esempio, hanno legami molto forti con la Romagna, mentre le province meridionali sono influenzate decisamente dall’Abruzzo. Ad Ancona e Macerata, invece, i prodotti sono più tipici e identitari.

Pesaro e Urbino
I formaggi sono i dominatori assoluti di questo ricettario provinciale: nell’elenco possiamo infatti includere il cacio in forma di limone, la caciotta del Montefeltro, la caciotta vaccina al caglio vegetale e il caprino al lattice di fico (dal tipico colore bianco-grigio e il sapore leggermente piccante). Non possono mancare i primi, soprattutto i cappelletti in brodo, la pasta tradizionale tipica di Pesaro, senza dimenticare il brodetto di pesce (tipica zuppa di mare) e la crescia urbinate, detta anche “crostolo” e ottenuta grazie alla farine, le uova, l’acqua, lo strutto, il sale e il pepe e da mangiare calda con salumi (lonze e prosciutto crudo in primis) e formaggi.

Ascoli Piceno
Se si fa riferimento ad Ascoli Piceno non si può non cominciare dalle olive all’ascolana, prodotto simbolo della città e riconosciuto nel 2005 come DOP (Denominazione di Origine Protetta): le olive utilizzate sono quelle della varietà “Ascolana Tenera”, da snocciolare e riempire di carne macinata, noce moscata, rossi d’uovo e parmigiano. I prodotti ascolani da ricordare, però, sono anche la coratella d’agnello, la pizza al formaggio, i maccheroncini di Campofilone e le zuppe a base di farro o lenticchie. Non vanno dimenticati neanche i vini tipici, ad esempio il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno Superiore.

Ancona
Nell’anconetano si prepara un brodetto di pesce simile a quello citato nel caso di Pesaro e Urbino, ma in una variante “rossa”, vale a dire con il pomodoro. Nella provincia si produce anche un olio extravergine d’oliva di ottima qualità, mentre il miele tipico è dolce e poco aromatico. Tra i salumi domina il salame di Fabriano, per non parlare dei vini, tutti di gran pregio: si va dal Verdicchi al Rosso Conero, passando per il Lacrima di Morro d’Alba.

Fermo
L’enogastronomia fermana è rinomata soprattutto per salumi e formaggi: la lista di prodotti tipici comprende infatti la classica caciotta, il ciauscolo (salame spalmabile) e il salame fermanello. È sempre in questa provincia che si prepara una versione tutta marchigiana della lasagne, i vincisgrassi, mentre tra i dolci è molto apprezzato il ciambellotto della trebbiatura, solitamente consumato insieme al vino cotto.

Macerata
Anche a Macerata il ciauscolo ha grande successo: lo stesso discorso vale per altri prodotti tipici della tradizione contadina e rurale. La lonza e la coppa non sono da meno, come anche ottimi formaggi quali i pecorini e le ricotte. Il miele millefiori dei Monti Sibillini è davvero interessante, oltre ai dolci, in primis i Cavallucci di Apiro, il torrone di Camerino e la pizza di Pasqua.