I 10 migliori vini francesi

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Francia e vino, un connubio solido e indissolubile: le principali regioni in cui si producono le bottiglie più pregiate sono meta ogni anno di milioni e milioni di turisti, visto che si tratta di un popolo che nel corso dei secoli ha perfezionato continuamente le proprie tecniche, tanto da ottenere risultati egregi per quel che riguarda aromi e sapori. Dopo l’Italia, i nostri cugini d’Oltralpe sono i secondi produttori al mondo, ma quali sono i vini migliori in assoluto? Ecco di seguito una classifica dei primi dieci.

1) Château Mont-Redon (2005)
Questo vino rosso è senza dubbio il migliore grazie a uno dei vitigni più antichi e organizzati nella Côtes-du-Rhône. L’annata di riferimento è quella del 2005, caratterizzata in particolare da un gusto dolce e vagamente speziato. A voler essere ancora più precisi, bisogna sottolineare come questo vino sia ottenuto da una miscela di Syrah, Cinsault e Grenache.

2) Laurent Perrier NV Brut Ultra
Quando si parla di Laurent Perrier si pensa immediatamente all’azienda dello Champagne fondata oltre duecento anni fa (nel 1812 per la precisione). Questa variante ha raggiunto il secondo posto della classifica grazie all’assenza totale di zucchero e al gusto molto secco. Per ottenerlo si produce il 55% di Chardonnay e il 45% di Pinot Nero.

3) Picpoul de Pinet (Fougeray de Beauclair 2007)
Il terzo vino della classifica francese è prodotto dal Picpoul (o Piquepoul), una varietà di uva che cresce nella regione costiera della Languedoc. Si tratta di una annata molto fresca, con un sapore che ricorda il limone e un aroma di erbe e spezie. Il palato viene incuriosito immediatamente dalla sua freschezza, anche se il tutto viene bilanciato da una gradevole acidità.

4) Château Roques Mauriac (2005)
Un altro vino risso: in questo caso si tratta di una miscela di Merlot e di Cabernet Franc. La bevanda in questione viene prodotta nella regione del Bordeaux e il suo tipico aroma fa venire subito in mente le fragole. È interessante inoltre la sua leggerezza e il gusto secco, due caratteristiche che lo rendono ideale per qualsiasi aperitivo.

5) Domaine Huet Vouvray Cuvee Constance (2005)
Il vino in questione, uno dei fiori all’occhiello del produttore Domaine Huet, è dolce e adatto a qualsiasi dessert: le uve utilizzate sono esclusivamente quelle che cominciano a rinsecchirsi. Tra le caratteristiche principali occorre ricordare la ricchezza ed eleganza, oltre al gusto decisamente fresco.

6) Château Latour (2009)
Il nome è famosissimo. La regione di produzione è il Bordeaux e il suo prezzo è piuttosto elevato: il gusto è forte e deciso, oltre che ricco di aromi speziati e fruttati, dalla prugna al mirtillo. Invecchia inoltre molto bene, dunque rappresenta la scelta più azzeccata per i collezionisti.

7) Château Lafite Rothschild (2005)
L’azienda vinicola Château Lafite Rothschild è tra le più apprezzate in Francia, dunque la presenza di questo vino nella classifica non stupisce più di tanto. Il colore tende al nero e la miscela è molto densa. Il risultato finale viene comunque bilanciato dai sentori di frutta e da un leggero accenno di acidità.

8) Moët & Chandon 1996 Dom Pérignon Oenothèque Brut Sparkling
Un nome davvero interminabile per un vino prestigioso. Moët & Chandon è un produttore affermato e questa bevanda viene prodotta nello Champagne. Tra gli elementi maggiormente degni di nota, bisogna sottolineare il gusto delicato e secco, senza dimenticare l’ottimo invecchiamento.

9) Chateu Paul Mas Clos des Murs, Languedoc (2007)
La miscela in questione è rappresentata in larga misura da Syrah, con una piccola percentuale di Mourvedre. Il vino invecchia poco meno di un anno in barili di quercia, così da riuscire a ottenere un aroma molto fruttato. Nella variante più “giovane”, invece, ha un sapore denso e deciso.

10) Côté Tariquet – Côtes de Gascogne (2007)
L’ultimo vino di questa speciale classifica è il prodotto del più grande vigneto indipendente dell’intera contea. La miscela è ricavata da Sauvignon Blanc e Chardonnay: il gusto ricorda molti frutti, mentre l’aroma ha un tocco finale di secco che conquista.