Brodo

brodo

Il brodo è un preparato alimentate di forma liquida che può essere preparato con diversi ingredienti, tra cui carne, pesce, verdure, arricchiti dalla presenza di spezie, sale e aromi. Il brodo viene utilizzato non solo per poter essere servito in tavola come piatto unico, ma viene anche utilizzato per la preparazione di altri diversi piatti, come ad esempio le salse, i risotti o le minestre. In effetti il brodo viene considerato una sorta di via di mezzo fra un alimento vero e proprio e un condimento. In Italia però il brodo è un piatto irrinunciabile della nostra cultura culinaria: in particolare la terminologia culinaria italiana quando indica la cottura degli alimenti in un brodo denso la definisce in umido o in guazzetto. Qualche esempio? Molto famosi sono ad esempio le seppie in umido o l’agnello in guazzetto. Nella preparazione del brodo è indispensabile tenere conto della cottura che deve essere lenta e a fuoco basso e prolungarsi anche per tre ore. Per chi non ha invece molto tempo a disposizione per preparare il brodo in casa, è possibile utilizzare i dadi, in pratica piccoli cubetti concentrati che conferiscono il sapore di brodo semplicemente aggiungendoli all’acqua in ebollizione.

Storia

Conosciuto fin nell’antichità da molte popolazioni, già nel XII secolo il dottor Moses Maimonides prescriveva il brodo come utile rimedio contro il raffreddore e l'asma e nuovi studi in effetti hanno confermato le sue proprietà di azione anti-infezioni. È stato però il Dr Pottenger a dimostrare per la prima volta tutti gli effetti benefici del brodo che viene considerato un piatto di tutto rispetto in ogni tipo di cucina.

Proprietà

Il brodo è considerato un alimento estremamente nutriente, soprattutto in relazione agli ingredienti che vengono utilizzati per la sua preparazione. Il brodo di carne, in particolare, contiene i minerali delle ossa, della cartilagine, del midollo, ma anche gli elettroliti vegetali. Aggiungendo aceto o vino acido durante la cottura,si liberano anche il calcio, il magnesio e il potassio. Il brodo di pollo in particolare viene utilizzato per la cura delle infezioni virali. Il brodo della testa di pesce aumenterebbe la virilità, mentre il brodo di carcasse di pesci e crostacei è ricco soprattutto di iodio, ottimo per la tiroide. Inoltre la parte gelatinosa del brodo ha la capacità di rendere più efficace la digestione.

Varietà

Esistono diversi tipi di brodo che si differenziano a seconda degli ingredienti che vengono utilizzati. Il brodo più celebre resta senza dubbio il brodo di carne: si prepara utilizzato diversi tagli di carne, in genere non troppo magri e appartenenti a diversi tipi di carne. Se si utilizza un solo tipo di carne il brodo viene chiamato brodo di prima, se se ne usano due viene chiamato brodo di seconda e così via. Il brodo di pesce generalmente viene utilizzato come base per diverse preparazioni: vengono utilizzati soprattutto pesci misti freschi, come saraghi o scorfani, ma anche scarti di pesci, come lische e teste. Il brodo vegetale viene invece preparato con diverse verdure, come sedano, carota, zucchina o cipolla: si tratta di un brodo molto digeribile che generalmente viene utilizzato anche per lo svezzamento dei neonati. Può essere arricchito da diverse verdure e spezie, come cannella, chiodi di garofano, pepe, aglio e pomodori pelati. Esistono poi altri tipi di brodo, come ad esempio il brodo nero, il fondo di cottura e il court bouillon.

Prezzo

Non è possibile indicare esattamente quanto costa fare un brodo: il prezzo tende ad essere estremamente variabile in base alla quantità e al tipo di ingredienti che vengono utilizzati. Tenete presente che può essere un piatto economico perché per preparare un brodo di verdure è anche possibile utilizzare le verdure che avete in casa. Nel caso del brodo di carne potrete acquistare anche pezzi di carne non pregiata che viene venduta a circa 8 euro al chilo.

Curiosità

L’espressione “andare in brodo di giuggiole”, nota fin dal 1791, è un modo per indicare che si è particolarmente felici e che si gongola dalla gioia. L’espressione deriva dal contenuto zuccherino delle drupe, le giuggiole, del giuggiolo, un piccolo albero delle Ramnali.