Come utilizzare l’acqua di cottura della pasta

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Il classico gesto che si fa in cucina quando si è terminato di cuocere la pasta è quello di far scolare via l’acqua di cottura nel lavabo: si tratta in realtà di un’azione che potrebbe essere tranquillamente evitata. In effetti, sono note a tutti le qualità nutritive dell’alimento, mentre l’acqua utilizzata in pentola è un qualcosa di misterioso e il cui approfondimento può riservare sorprese molto interessanti. Limitandoci al solo ambito alimentare, ecco come può essere utilizzata dopo la cottura.

Condimento alternativo
L’acqua di cottura della pasta è ricca sia di sali minerali che di amido. Nel caso non sia stato utilizzato troppo sale, può diventare molto utile per rendere liquidi e cremosi i tipici condimenti casalinghi, come succede spesso quando si prepara in cucina il pesto alla genovese. Allungando la preparazione in tale maniera consentirà di distribuire salse e molto altro con semplicità.

Ammollo
Anche in questo caso, il sale usato non deve essere stato eccessivo. L’acqua di cottura può tornare utile come nuovo uso nell’ammollo della maggior parte dei legumi: un esempio interessante e stuzzicante è quello dei fagioli, ma anche ceci e lenticchie.

Brodo
Il fatto che si tratti di un liquido fa sì che l’acqua di cottura della pasta (ma il discorso è praticamente identico anche per quella delle verdure) possa essere arricchita di erbe aromatiche: basterà questo semplice passaggio per ottenere un brodo di base per minestre, zuppe e vellutate. Come al solito, con un’acqua già salata vanno evitati altri insaporitori.

Impasto per pane e pizza
Un ulteriore e interessante utilizzo è quello relativo agli impasti. L’acqua di cottura della pasta e quella usata per cuocere il riso sono perfette per gli impasti del pane, della pizza, delle focacce, oltre a crackers, torte salate e grissini, sempre prestando attenzione alla quantità totale di sale.

Cottura al vapore
Ultima ma non meno importante alternativa alla scolatura è la cottura al vapore. Pasta o riso non fa alcuna differenza, il procedimento da seguire è presto detto: l’acqua di cottura va versata in una nuova pentola, poi si dovrà usare il cestello tipico della cottura al vapore, posizionando poi i cibi da cuocere, i quali manterranno intatto il loro contenuto di nutrienti.