Cioccolato sì, ma non quando si è tristi

cioccolato

Sfatiamo un mito: il cioccolato non fa male, anzi. Sono ormai numerosi gli studi che hanno accreditato le sue ottime qualità nutrizionali: è ricco di sostanze antiossidanti, è cardiotonico, vasodilatatorio e stimolante. Insomma, oltre che ad essere un alimento che fa decisamente bene alla salute è una vera e propria panacea per l’umore dato che è un alimento decisamente consolatorio. Parliamo naturalmente del vero cioccolato, il cioccolato fondente che spesso e volentieri diventa un dolce rimedio antidepressivo capace di restituire il buon umore in men che non si dica.

Dunque, mangiare cioccolato fa bene, ma non quando si è un po’ giù di morale perché gli effetti collaterali (negativi) sono davvero dietro l’angolo. Secondo un recente studio pubblicato sul Journal of Consumer Research, infatti, mangiare cioccolato nel tentativo di consolarsi alla fine può essere controproducente perché da una parte ci fa prendere qualche chilo e dall’altra fa diminuire la stima di sé. In sostanza, mangiare cioccolato, e in generale cibi gratificanti, può offrire un immediato piacere, con il rischio di abusarne, di scombinare una dieta e di ritrovarsi con qualche chilo di troppo, ma con una minore dose di autostima. Il ragionamento in effetti non fa una piega a pensarci bene anche perché pare proprio che la tristezza possa avere conseguenze negative nell’indulgere il consumo eccessivo di cioccolato come antidepressivo…. insomma, mangiare cioccolato fa bene, ma non quando si è giù di morale!