Cos’è una fraschetta?

porchetta

Per chi non è romano, il termine ‘fraschetta‘ potrebbe non dire nulla, ma se si è nati o si vive all’interno dei confini laziali, questa parola evoca quanto di più godereccio e casereccio possa esserci in fatto di ristoranti.

La fraschetta è la classica osteria fuoriporta romana, tipica di una zona ben precisa ovvero quella dei Castelli Romani, famosissimi per la porchetta e un particolare tipo di vino, detto appunto ‘vino dei castelli’. Famosissime sono le fraschette di Ariccia, un piccolo e caratteristico borgo, che ha costruito sulle osterie e su questa tipologia di ristorazione, casereccia e alla buona, le sue fortune.

Le fraschette sono parte integrante della storia di questi luoghi, basti pensare che affondano le loro radici addirittura nel Medioevo. Il nome ‘fraschetta’ deriva dal termine ‘frasca’ con cui, in epoca medioevale, venivano indicate le capanne di rami e foglie costruite dai boscaioli come ripari di fortuna. .

Originariamente le fraschette ricordavano la forme delle antiche ‘frasche’, poiché all’ingresso gli osti sistemavano sempre delle frasche cariche di foglie per informare i viandanti che l’annata era stata prosperosa e che all’interno avrebbero trovato del vino buono.

Con il tempo l’aspetto delle fraschette è cambiato e quelle moderne ricordano ben poco le loro antenate, ma, alcuni elementi caratteristici sono stati conservati soprattutto nell’arredamento che è scarno e spoglio, decorato esclusivamente con delle botti di vino, antichi utensili per la vendemmia e qualche tralcio di vite. Tavoli e sedie sono spesso sostituiti da lunghi tavoli di legno e panche dove ci si accomoda tutti insieme, anche se non ci si conosce.

Per quanto concerne il menù, oltre al vino sfuso, piatto forte delle fraschette è la porchetta a cui si affiancano salumi e formaggi tipici del Lazio, olive e sott’olii preparati rigorosamente in casa. I primi piatti sono quelli della tradizione romana: spaghetti alla carbonara, pasta alla amatriciana, pasta alla gricia, cacio e pepe ecc. Lo stesso vale per i secondi: trippa, fagioli con le cotiche, coda alla vaccianara, abbacchio, ecc.

Insomma, se si vuole assaporare la vera cucina romana e laziale, in un ambiente informale allora bisogna recarsi in una delle tante fraschette dei Castelli Romani.