Albicocche

albicocche

L’albicocca è il frutto dell’albicocco (il Prunus armeniaca), una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosacee, la stessa della ciliegia, della pesca e della prugna. Il termine albicocca deriva molto probabilmente dalla parola latina Praecoquus e dalla parola araba Al-barquq che significano precoce, dato che l’albero può fruttificare precocemente a partire dal secondo anno dopo essere stato piantato. Le albicocche sono un frutto stagionale che viene raccolto nei mesi di giugno, luglio e agosto. Vanno consumate entro pochi giorni dall’acquisto perché si rovinano molto facilmente ed è proprio per questo motivo che vengono mangiate non solo fresche, ma anche conservate in altri modi, sciroppate o essiccate ad esempio.

In pasticceria le albicocche possono essere utilizzate per la preparazione di molti dolci diversi, dai gelati ai sorbetti, dalle marmellate alle gelatine fino alle torte. Ovviamente possono arricchire con il loro sapore dolce diversi tipi di secondi piatti, soprattutto a base di carne rossa. L’apricottatura poi è un particolare tipo di tecnica che consiste nello spennellare la superficie di un dolce di gelatina di albicocche prima di poterla glassare, come accade ad esempio nel caso della torta Sacher austriaca.

Storia

L’albicocco è una pianta che proviene dalla lontana Cina e sembra che sia stata coltivato fin dai tempi più remoti, quasi 4000 anni fa. Dall’originaria zona della Cina Nordorientale si diffuse molto rapidamente attraverso l’Asia centrale fino ad essere scoperta anche da Alessandro Magno. Furono però i Romani a portarla in Italia e in Spagna, già intorno al 70-60 a.C.

Proprietà

L’albicocca è un frutto composto soprattutto da acqua (per 85% circa): è ricca minerali, vitamine A (utile per le ossa e per stimolare la melanina), vitamina C, PP, magnesio, fosforo, ferro, calcio, potassio (utile per prevenire disturbi a livello nervoso e muscolare) e fibra alimentare (utile per regolare le funzionalità dell’intestino). In particolare, la presenza di vitamine e di potassio rende l’albicocca un frutto ottimo da un punto di vista nutrizionale e indicata per chi soffre di spossatezza, per gli anziani, ma anche per i bambini. Le albicocche secche inoltre mantengono inalterate tutte le proprietà nutrizionali anche se le calorie tendono ad aumentare: 100 grammi di albicocche secche contengono circa 200 calorie mentre l’apporto calorico delle albicocche fresche è minimo visto che 100 grammi contengono solo 28 calorie.

Varietà

Esistono diverse varietà di albicocche che vengono però coltivate più o meno nelle stesse zone con il clima temperato, visto che la pianta non è facilmente adattabile. Fra le varietà più diffuse ci sono la Pindos, la varietà precoce che può essere raccolta già da fine maggio, e la Thyrintos, una varietà precoce del Nord Italia che può essere raccolta nella prima settimana di giugno, dalla pezzatura piuttosto grande. Le Diavole e le Preole, diffuse soprattutto in Campania, hanno piccola e media pezzatura, mentre la Valleggina viene coltivata nell’entroterra della zona di Savona, in Liguria, e il frutto si caratterizza per il colore arancione brillante e per la raccolta che avviene fra fine giugno e l'inizio di luglio. L’Amabile Vecchioni è invece la varietà che offre frutti dalla pezzatura grande già a partire dagli ultimi dieci giorni di giugno.

Prezzo

Le albicocche sono un frutto stagionale piuttosto costoso il cui prezzo si aggira intorno a 2.50 euro al chilo, anche se può considerevolmente variare fino a subire rincari e arrivare anche addirittura al doppio, circa 5 euro al chilo.

Curiosità

Le albicocche sono sconsigliate a chi soffre di calcoli renali. Inoltre alcuni semi dell’albicocca possono essere consumati freschi come fossero una vera e propria nocciola: quelli non commestibili si riconoscono a causa del loro gusto decisamente amaro. Nell’antica medicina il cianuro ricavato dall’albicocco e dalle albicocche veniva utilizzato per poter curare l’ulcera e l’esaurimento.