Caponata – 5 curiosità

caponata

La caponata è una delle ricette siciliane più note sia in Italia che nel mondo.

Si tratta di un piatto con spiccate note agrodolci, dove la melanzana regna sovrana e viene sapientemente abbinata da capperi, olive, sedano e pomodoro.

La salsa è invece composta da aceto e zucchero.

Ma quali sono le sue origini? Come viene preparata? Scopriamolo insieme!

Origine del nome

Secondo alcune fonti, il nome caponata deriva dalla parola greca Capto, ovvero tagliere, lo strumento necessario per tagliare tutti gli ingredienti che compongono questa deliziosa ricetta.

Una seconda ipotesi si riferisce invece alla Capuona, nonché osteria.

In questo caso le origini fanno riferimento ai locali poveri in cui i marinai erano soliti cercare ristoro durante le soste sulla terraferma.

Esiste una terza spiegazione, secondo la quale il termine caponata sarebbe dovuto al Capone (in lingua italiana Lampuga), una specie di pesce che vive nel Mar Mediterraneo, di solito servito in agrodolce durante i banchetti allestiti dai ceti nobili.

Dalle tavole aristocratiche, la caponata è poi divenuta la regina delle ricette popolari, in quanto la melanzana ha preso il posto del pesce.

Come consumare la caponata

La caponata può essere consumata sia da sola, sia accompagnata da fette di pane abbrustolito, pasta oppure secondi a base di carne e pesce.

Caponata siciliana varianti

A seconda della provincia, esistono le seguenti varianti di caponata:

Trapani: in questa zona la caponata viene arricchita con mandorle tostate e peperoni;

Agrigento: la caponata agrigentina prevede sia l’aggiunta di miele alla salsa agrodolce, sia una manciata di uvetta, mandorle, pinoli, olive nere e peperoni alle tradizionali verdure;

Catania: si tratta di una versione molto variopinta dove le melanzane vengono abbinate a patate, aglio e peperoni di varie colorazioni;

Messina: uguale alla caponata palermitana, ma con l’unica differenza che il concentrato di pomodoro viene sostituito dai pomodori pelati.

Ricetta tradizionale

Ecco la ricetta della caponata palermitana

Ingredienti per sei persone:

– mezzo chilo di coste di sedano

– un chilo di melanzane

– un cucchiaio di concentrato di pomodoro

– quattro etti di pomodori da sugo ben maturi

– cento grammi di olive verdi in salamoia snocciolate

– un cucchiaio di zucchero

– un bicchiere d’aceto

– due cucchiai d’olio extra vergine d’oliva

– cinquanta grammi di capperi sotto sale

– una cipolla

– qualche fogliolina di basilico

– sale e pepe quanto basta

– olio d’oliva extra per la frittura

Procedimento

1. Lavare, mondare e tagliare a tocchetti le melanzane con ancora la buccia.

2. Collocare le melanzane all’interno di uno scolapasta, spolverizzare con un’abbondante manciata di sale e lasciare riposare per un’ora, in modo da eliminare il retrogusto amarognolo.

3. Lavare e tagliare a tocchetti da mezzo centimetro l’uno le coste di sedano.

4. Sbollentare per qualche secondo i pomodori, sbucciarli, rimuovere i semini interni e tagliarli a pezzetti.

5. Tagliare a rondelle le olive.

6. Tritare la cipolla e farla dorare in una padella insieme all’olio.

7. Unire alla cipolla il concentrato e i pomodori e far cuocere per dieci minuti a fiamma media.

8. Sciacquare sotto l’acqua corrente i capperi per eliminare il sale e versarli nella padella coi pomodori.

9. Unire olive tagliate a fettine, i tocchetti di sedano e aggiustare di sale e pepe.

10. Sciogliere lo zucchero nel bicchiere d’aceto, versare il mix nel sugo e far cuocere a fiamma dolce per venti minuti.

Bisogna ottenere una salsa molto densa.

11. Sciacquare le melanzane, asciugarle e friggerle in olio ben caldo.

12. Scolare le melanzane dall’olio, versarle nel sugo e far continuare la cottura per cinque minuti.

13. Servire la caponata, in base alle proprie preferenze, ben calda, tiepida oppure fredda.