I cibi più strani mai visti

cherimoya

Se pensate di essere dei guru del cibo e di sapere tutto sull’argomento, allora di sicuro conoscerete anche quelli che possono essere considerati tra i cibi più strani, o almeno quelli etichettati come tali in quanto praticamente introvabili nei nostri supermercati e probabilmente anche mai sentiti prima d’ora dalla maggior parte di noi.

Ne sono un esempio i Patilo, ovvero degli snack indonesiani, da mangiare come se fossero patatine, fatti con residui fermentati di manioca mescolati con amido di manioca. Alzi la mano chi invece ha mai sentito parlare prima d’ora del shio-katsuo, ovvero un pesce chiamato Bonito che in Giappone prende questo nome dopo essere stato completamente salato, sia all’interno che all’esterno, steccato con il bamboo e fatto seccare, da gustare tagliato a fettine sottilissime. Sempre dal Giappone arriva l’unzen Kobu Takana, anche detta insalata con il nodo, a causa di una sorta di nodo presente alla base delle foglie. Non può mancare nella lista dei cibi più strani la Royal Paste, una poltiglia di carne e pesce utilizzata in Corea del Sud per la conservazione di alimenti deperibili.

Il chirimoya è invece un frutto coltivato in Colombia e che esternamente ricorda molto una pigna, anche se il suo colore tende al verde. Sempre rimanendo in tema di frutta, possiamo citare il tondolo, ovvero un frutto proveniente dalle regioni tropicali dell’Africa, di colore rosso all’esterno e bianco internamente. Spesso viene mangiato accompagnato con del peperoncino, mentre i suoi semi sono utilizzati anche come spezia. Passando al dolce, invece, troviamo il cosiddetto piloncillo, ovvero una melassa ricavata dalla canna da zucchero da mangiare al naturale o da usare come dolcificante.