Come conservare le cipolle

cipolle di Tropea

Le cipolle sono degli ingredienti indispensabili in cucina, per fortuna sono sempre reperibili in qualsiasi momento dell’anno. A volte può capitare di aver bisogno di una cipolla per il nostro soffritto e di scoprire che sono finite, o peggio ancora sono ammuffite. In questo articolo vi daremo alcuni consigli per conservare le cipolle.

Il primo metodo è quello più semplice, si prendono le cipolle, si puliscono e si tritano nel mixer, poi si possono congelare nelle vaschette di plastica, per eliminare qualsiasi odore fastidioso nel frigo, oppure nei contenitori per i cubetti di ghiaccio con un po’ di olio extravergine di oliva, per facilitare l’estrazione.

C’è chi preferisce frullare la cipolla con l’olio sino a ottenere una crema liscia ed omogenea che versa nelle bustine di plastica per il ghiaccio, in questo caso prestate attenzione alle dosi che devono essere di 20 grammi circa di olio per ogni 100 grammi di cipolle. Se volete conservare le cipolle in frigo, invece, dovete accertarvi che siano fresche; possono essere messe in un contenitore del pane, o in una retina, nella parte bassa. Anche in questo caso, per evitare cattivi odori, è opportuno riporre le cipolle in un contenitore ermetico. Il tempo massimo per la conservazione è di 3 mesi e se notate che iniziano a svilupparsi dei germogli, consumatele subito.

Se avete una cantina, dovete rispettare delle piccole regole per consentire una perfetta conservazione delle cipolle. Innanzitutto dovete evitare che germoglino, quindi private le cipolle delle foglie secche e mettetele su fogli di giornale per raccogliere l’umidità in eccesso. Fatele asciugare completamente ma non mettetele sotto il sole. Successivamente mettetele in un contenitore a rete alternandole con fogli di giornale.

Per conservare le cipolle sott’aceto bisogna specificare che solo alcune varietà si prestano a questo metodo, ovvero la borrettana, la precoce di Barletta e la giallognola di Como. Queste cipolle hanno il bulbo molto piccolo, si sbollentano e poi si fanno bollire con l’aceto bianco. Dopo un lungo riposo di 24 ore si conservano nell’aceto (bianco) fatto bollire. Per renderle più gustose solitamente si aggiunge del pepe nero in grani oppure i chiodi di garofano.