Degustazioni ad alta quota: dall’11 al 13 luglio torna “Vinovip Cortina”

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Rifugi e vette montane: tornano le degustazioni ad alta quota con “Vinovip Cortina”, biennale promossa dalla rivista “Civiltà del Bere” e che è in programma dall’11 al 13 luglio prossimi. Che cosa succederà in questi tre giorni? A Cortina d’Ampezzo è stato piantato un vigneto che vanta una delle principali altitudini europee: si tratta anche di un centro di sperimentazione, tanto è vero che alcune delle bottiglie montane più interessanti vengono prodotte proprio qui.

L’evento prevede incontri, ospiti internazionali, cene e i vini delle migliori cantine italiane, senza dimenticare quelle internazionali. La costante sarà sempre una, le Dolomiti sullo sfondo. “Vinovip Cortina” potrà inoltre festeggiare il raggiungimento di un traguardo importante, vale a dire la decima edizione. Per l’occasione, dunque, si è deciso di dare spazio all’annata 1997 (quella della prima edizione per essere più precisi).

Il vigneto ad alta quota verrà presentato agli ospiti da un produttore esperto, Fabrizio Zardini, il quale sta promuovendo un progetto di tutela e valorizzazione della vigna estrema insieme a Francesco Anaclerio, numero uno del Centro Sperimentale Rauscedo, e a Gianluca Bisol, presidente della cantina di Valdobbiadene. L’intento dei tre è anche quello di promuovere la cultura del territorio montano.

Gli incontri in programma affronteranno diversi argomenti di stretta attualità, in particolare la situazione attuale in cui versano le vigne italiane. L’annata 1997 sarà grande protagonista, come già anticipato, grazie a cantine personali e a sorprese che non sono ancora state svelate. Il 12 luglio vi sarà uno degli appuntamenti di maggiore richiamo, vale a dire la degustazione di etichette di molte parti del mondo.

Non mancheranno nemmeno i vini giapponesi e sarà una occasione importante per un confronto con le produzioni estere migliori. Strategica sarà la presenza del Wset-Wine & Spirit Education Trust e dell’Imw-Institute of Master of Wine, in pratica gli istituti di cultura enologica che vantano il più grande prestigio al mondo. Infine, merita un cenno la seconda edizione della “Blind Tasting Competition”: i concorrenti che parteciperanno dovranno essere in grado di riconoscere i vitigni, le zone di origine e l’annata precisa di sei vini degustati senza guardare. Verranno premiati i primi tre classificati che riceveranno 12, 6 e 3 bottiglie delle etichette più prestigiose presenti all’evento.