Differenza tra olio extravergine e olio di oliva

olio di oliva

Oli di oliva vergini, oli di oliva raffinati, composto di oli raffinati e vergini, olio di sansa di oliva greggio, olio di sansa di oliva raffinato e olio di sansa di oliva. È questa la classificazione esatta degli oli in base alla legge e a determinati parametri di ogni alimento. La differenza più importante, però, è quella tra l’olio d’oliva e quello extravergine. Non bisogna mai confonderli, ragione per cui è utile approfondire la questione esaminando diversi aspetti.

La normativa di riferimento
Per capire la differenza si deve leggere con attenzione il contenuto del Regolamento Comunitario 1019/2002 del 13 giugno 2002 (“norme di commercializzazione dell’olio d’oliva”). L’olio extravergine d’oliva è quello che si ottiene dalle olive e sfruttando soltanto processi di tipo meccanico. Le olive mature vengono raccolte dalla pianta a mano e sottoposte a spremitura meccanica: l’olio extravergine si ricava appunto tramite un percorso ben definito e che prevede il lavaggio, la separazione dalle foglie, la cosiddetta “decantazione” (o chiarificazione), la centrifugazione e la filtrazione. Per l’extravergine, inoltre, non sono ammesse sostanze chimiche, senza dimenticare che l’acidità non può superare gli 0,8 grammi ogni 100 di prodotto.

Acidità e profumo
L’olio di oliva che invece non “merita” l’appellativo extravergine si ottiene da una miscela con oli rettificati, per la precisione un olio d’oliva raffinato e un olio vergine: il valore dell’acidità in questo caso non essere superiore a un grammo ogni 100, il che vuol dire che l’olio d’oliva è più acido di quello extravergine. Tra l’altro, quest’ultimo non può presentare alcun difetto e il profumo fruttato può essere meno intenso.

Altre differenze
L’olio extravergine d’oliva si caratterizza anche per un preciso punteggio organolettico, il quale può essere superiore o uguale a 6,5, il più alto tra tutti gli oli messi in commercio. In aggiunta, le olive sono solitamente raccolte nel periodo compreso tra novembre e gennaio (vengono poi frante nel giro di 48 ore). I normali oli di oliva presentano al contrario delle imperfezioni, soprattutto per quel che riguarda il gusto. Infine, non si deve dimenticare che l’olio raffinato che fa parte della miscela che poi darà vita all’olio d’oliva è ottenuto a sua volta dalla raffinazione dell’olio vergine “lampante”, una versione che non è commestibile.