Olio di semi

olio di semi

L’olio di semi è un olio che viene ottenuto da frutti o da semi di piante o di alberi diversi rispetto all’olivo. Generalmente si tratta di prodotti che vengono utilizzati anche per scopi diversi da quello alimentare, sia per l’industria farmaceutica, sia per l’industria chimica e naturalmente cosmetica. In cucina gli oli di semi vengono generalmente utilizzati per poter friggere gli alimenti: alcuni sostengono che gli oli di semi siano più leggeri rispetto all’olio di oliva e pertanto più indicati per la frittura dato che in effetti sopportano molto bene le alte temperature. L’olio di semi è indicato anche per il condimento di carni, pesce lesso o insalate ed è ottimo per la preparazione di molte salse, tra cui la maionese.

Storia

L’olio di semi era diffuso fin dall’antichità nel Sud America: sembra che in Brasile fosse conosciuto già dall’800 a.C., ottenuto dai peruviani che spremevano i semi di arachidi. Successivamente le piante furono poi importate dagli Spagnoli in Europa, ma solo a partire dal Cinquecento, dopo la scoperta dell’America: l’olio di semi dunque arrivò particolarmente tardi in Europa. Attualmente l'India, la Cina e gli USA restano i maggiori produttori mondiali di olio di arachidi.

Proprietà

Sono molti i falsi miti da sfatare sugli oli di semi. Uno fra tutti? Il fatto che gli oli di semi siano più leggeri rispetto all’olio di oliva. In realtà gli oli di semi vengono ottenuti con la spremitura di un frutto, ma vengono trattati con solventi chimici e poi purificati. Contengono acidi grassi polinsaturi, i grassi buoni, tra cui gli Omega 3 e gli Omega 6, sono ricchi di vitamina E, utile per contrastare i radicali liberi e le scorie dell’organismo, e di vitamina B6, indicata soprattutto per la salute del cuore dato che contrasta le sostanze cancerogene causate dal fumo di sigaretta e contribuisce a migliorare l’umore. Ogni tipo di olio di semi in ogni caso presenta delle proprietà particolari: l’olio di girasole è ricco di calcio, potassio, grassi polisaturi e vitamine, mentre l’olio di soia contiene oligoelementi, lecitine, vitamine A ed E. L’olio di arachidi, invece, contiene soprattutto acidi grassi monoinsaturi. In media l’olio di semi contiene circa 900 kcal ogni 100 grammi di prodotto.

Varietà

Quanto si parla di oli di semi in realtà l’indicazione è alquanto generica dato che indica diverse tipologie di olio. Fra le varietà più diffuse possiamo distinguere l'olio di semi vari, l'olio di mais, l'olio di arachidi, l'olio di girasole e l'olio di soia. L’olio di semi vari è il tipo più diffuso e il meno costoso, poco adatto alla cucina dato che si deteriora con facilità e non andrebbe usato per le fritture. L’olio di semi di arachidi è molto usato per la produzione di maionese e margarina e presenta proprietà anticolesterolo. L’olio di semi di girasole contiene invece vitamina E, presenta proprietà anti-trigliceridi ed è ricco di acido linoleico, un grasso “buono”, tuttavia non è indicato per le fritture perché rilascia sostanze negative per l’organismo. L’olio di riso contiene gamma-orizanolo, indicato per regolare il colesterolo, mentre l’olio di soia è povero di grassi saturi ma ha un bassissimo potere antiossidante.

Prezzo

Generalmente in cucina per la frittura viene utilizzato soprattutto l’olio di girasole: una confezione, che può essere acquistata al supermercato, generalmente viene venduta a circa due euro.

Curiosità

Fra tutti gli oli di semi, l’olio di colza è recentemente tornato sul mercato dopo essere stato ritirato a causa della presenza di acido erucico che si credeva potesse causare rischi cardiaci e circolatori. Attualmente è stato reintrodotto sul mercato con un quantitativo minore di acido erucico, ma, nonostante sia povero di acidi grassi polinsaturi e saturi, è generalmente sconsigliato.