Peperoncino

peperoncino

Il peperoncino è un piccolo peperone appartenente a un genere di piante della famiglia delle solanaceae, un particolare arbusto che si presenta sotto forma di cespuglio: è originario della Americhe, ma ormai viene coltivato in tutto il mondo. Può essere consumato fresco, essiccato, ridotto in polvere, ma anche conservato sott’olio. Il caratteristico sapore piccante deriva dalla presenza della capsaicina, un alcaloide che si concentra prevalentemente nella parte interna della membrana.

Quando si parla di peperoncino ci si riferisce in particolare al piccolo peperoncino rosso piccante utilizzato per aromatizzare ogni tipo di piatto o per preparare salse piccanti.

Il peperoncino resta un ingrediente fondamentale legato alla tradizione culinaria del Sud Italia, consumato soprattutto in regioni come la Calabria (con la preparazione della sardella o della nduja) o la Basilicata. Molto diffuso anche all’estero, il peperoncino viene utilizzato nella cucina messicana (detto chili), ma anche in Nordafrica (è l’ingrediente base della salsa harissa), in India e in Thailandia.

Storia

Anche se le origini sono piuttosto incerte, sembra che il peperoncino sia utilizzato fin da tempi molto antichi: molto probabilmente è nato in Perù e in Bolivia e veniva utilizzato dagli Aztechi, mentre in Messico era utilizzato dai Maya che lo chiamavano chili e lo utilizzavano principalmente per scopi terapeutici. In Europa fu introdotto da Cristoforo Colombo dopo la scoperta dell’America e indicato inizialmente come "Pepe delle Indie". Quando gli spagnoli lo portarono in Europa credettero di fare ottimi affari e di vendere a caro prezzo il peperoncino, anche se poi dovettero ricredersi. Il peperoncino, infatti, si diffuse molto rapidamente nella cucina europea soprattutto perché era molto facile da coltivare anche in casa divenendo così ben presto una valida alternativa al pepe, troppo costoso e riservato alle classi più abbienti della popolazione.

Proprietà

Oltre ad insaporire i piatti grazie alla sua piccantezza, il peperoncino presenta numerose proprietà. È ricco di vitamina C ed è un potente antiossidante e antitumorale, è un antidolorifico, favorisce la digestione e sarebbe anche utile per abbassare il livello di insulina nel sangue. Non tutti sanno che il peperoncino aiuta anche a dimagrire: mangiare cibi piccanti, infatti, aiuterebbe a far diminuire l’appetito. Inoltre, mangiare peperoncino pare favorisca il benessere grazie alla presenza della capseicina che, interagendo con alcuni termorecettori presenti nella bocca, fa percepire al cervello un senso di aumento della temperatura, trasmettendo il senso di bruciore che non è però reale. Passata la percezione di bruciore, resta una sensazione di benessere legata alla produzione delle endorfine. Naturalmente anche il peperoncino va usato con moderazione ed è assolutamente sconsigliato per chi soffre di disturbi gastrointestinali in quanto è fortemente irritante.

Varietà

Esistono diversi tipi di peperoncini che si differenziano oltre che per la diversa forma e, in alcuni casi, per il diverso colore, anche per il grado di piccantezza, misurato con la scala di Scoville ideata nel 1912 dal chimico Wilbur Scoville. Fra le numerose specie di peperoncini, le più comuni sono certamente quelle domesticate. La più diffusa è la Capsicum annuum che comprende a sua volta diverse proprietà, dai peperoni dolci, al peperoncino coltivato in Italia, fino ad arrivare al peperoncino di Cayenna (coltivato in Messico, Louisiana, etc.). L’habanero, invece, è considerato il peperoncino più piccante al mondo (coltivato nello Yucatan e nei Caraibi), seguito dallo Scotch Bonnet (coltivato in Giamaica e nei Carabi) e dal Dorset Naga.

Prezzo

Oltre a essere coltivato in casa e poi essiccato, il peperoncino può essere ovviamente acquistato presso tutti i supermercati in modo tale che venga direttamente macinato sulla pietanza. Una mazzetto di peperoncini freschi costa circa 2 euro, mentre una confezione di polvere di peperoncino costa circa 3,00 euro.

Curiosità

Tradizionalmente il peperoncino è sempre stato considerato un alimento dalle spiccate proprietà afrodisiache in grado di stimolare la sessualità: i puritani arrivarono addirittura a vietarlo considerandolo un cibo eccitante legato al diavolo. Già nell’antichità è certo però che il peperoncino fosse utilizzato nei trattamenti nella medicina Ayurvedica per scopi terapeutici. Attualmente in Texas la parola "chili" viene utilizzata per indicare un particolare piatto a base di fagioli, carne e peperoncini piccanti.