Vino: ecco perché fa bene alla dieta

vino

Di studi e ricerche sul vino se ne contano davvero tantissimi, uno degli ultimi lo esalta come bevanda benefica per il nostro organismo. Si dice spesso che un buon bicchiere al giorno sia molto utile, ora si ha una conferma interessante. Il dibattito è sempre attuale e lo studio della Harvard Medical School si è concentrato soprattutto su quelli che sono gli effetti del bere in maniera moderata.

Secondo l’istituto americano, infatti, un consumo limitato di alcol avrebbe degli effetti positivi sulla nostra linea, dato che si ingrasserebbe di meno rispetto a una dieta completamente priva di alcolici. Come si spiega questo fatto? L’alcol presente nel vino (ma non solo in questa bevanda) provoca un aumento delle frequenza del battito cardiaco, oltre a rendere più veloce il metabolismo e a smaltire in modo efficace le calorie.

Tutti questi benefici si traducono in due semplici parole, azione antiossidante. Non si tratta soltanto di una ricerca , anche esperti importanti hanno confermato questo beneficio. In particolare, il sommelier ufficiale de La Cucina Italiana, Giuseppe Vaccarini, ha spiegato come le proprietà terapeutiche dei vini rossi siano incredibili. Ad esempio, nel corso delle prime ricerche sulla popolazione francese si scoprì che il loro livello di colesterolo era molto basso nonostante un consumo importante di grassi.

I vini tannici, abbinati a questi cibi della dieta transalpina, avevano impedito al colesterolo di accumularsi nel sangue. Sono anche altri i benefici che vale la pena rimarcare. Ad esempio, molti vini sono perfino diuretici, in particolare quelli bianchi con una gradazione compresa fra i 10 e gli 11 gradi, senza dimenticare gli spumanti, validi alleati della digestione grazie all’anidride carbonica.

Questo vuol dire che i vini, in primis quelli naturali e biologici, fanno bene alla linea e alla salute. Come spiegato da alcuni produttori, il consumo responsabile dovrebbe essere all’ordine del giorno: la bevanda va scelta con cura e attenzione, deve essere certificata e non devono essere stati utilizzati concimi chimici, rispettando al tempo stesso l’ecosistema agricolo. Non guasta nemmeno un contenuto basso di solfiti e residui. Il consiglio di esperti e sommelier è quello di affidarsi a vini con pochi tannini, i quali presentano una percentuale maggiore di antiossidanti.