Differenza tra vini biodinamici e vini vegani

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Biodinamici, naturali, vegani. Da alcuni anni a questa parte la grande famiglia dei vini si è arricchita di nuove tipologie di vini che maggiormente si avvicinano alle rinnovate esigenze dei consumatori, sempre più attenti a concetti come etica e sostenibilità della produzione.

All’occorrenza sono stati coniati nuovi termini da riportare sulle etichette per indicare tali caratteristiche. Termini inusuali che possono spiazzare se non se ne conosce il significato. Vi sarà capitato sicuramente di ritrovarvi al supermercato o all’enoteca con una bottiglia di vino in mano e chiedervi cosa significasse il termine biodinamico e che differenza ci fosse tra un vino normale e uno vegano. Bene, oggi proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Con il termine vino biodinamico si indicano una particolare tipologia di vini prodotti con uve provenienti da agricoltura biodinamica. L’agricoltura biodinamica è stata ideata e codificato da un astrologo e esoterista austriaco, Rudolf Steiner e predica un avvicinamento alla terra e al suo ciclo vitale. L’agricoltura biodinamica ad esempio segue le fasi lunari per la coltivazione delle uve e naturalmente vieta l’utilizzo di qualsiasi tipo di sostanza chimica nel processo di produzione del vino biodinamico.

Con il termine di vini vegani, invece, si indica una particolare tipologia di vini prodotta senza l’utilizzo di alimenti di origine animale, anche non derivata dall’uccisione di questi ultimi. Non tutti sanno, infatti, che durante il processo di produzione del vino possono essere utilizzate sostanze – che poi vengono eliminate al termine della produzione – come albumina d’uovo, farine fossili, ecc. che servono per purificare il vino e renderlo più limpido. Nei vini vegani questi ingredienti sono banditi dal processo di produzione.

Queste due tipologie di vini hanno in comune la sostenibilità dei processi produttivi e il rifiuto di qualsiasi tipo di sostanza chimica nel processo di produzione, dalla coltivazione, fino all’imbottigliamento. La principale differenza sta nelle tecniche di produzione, che per i vini vegani sono più rigide e codificate.