Altro che bibita energetica, resterai sconvolto quando saprai cosa stai bevendo veramente

La verità sulla famosa bibita energetica, quella che tutti compriamo e pure spesso: l’amara scoperta che frega i consumatori.
Ti è mai capitato di afferrare un prodotto dallo scaffale del supermercato convinto di sapere esattamente cosa stai comprando? Ci fidiamo del colore, della forma del flacone, della pubblicità che ci ha accompagnato per anni e di quel nome che ormai associamo a certe abitudini quotidiane. Eppure sempre più spesso quello che crediamo di conoscere non è più ciò che sembra.
Nel mondo dei consumi i marchi si evolvono, cambiano, spariscono o vengono sostituiti senza che ce ne accorgiamo davvero: l’etichetta sembra simile, il prodotto ha quasi lo stesso gusto, ma dietro c’è un’altra azienda e spesso anche un’altra formula. È il caso di una delle bevande più iconiche degli anni Duemila, quella che per molti rappresentava “l’energia liquida” per eccellenza: stiamo parlando della Gatorade.
Solo che (e qui sta il colpo di scena) la Gatorade che tutti pensano di bere oggi, non è più la stessa. Anzi tecnicamente in Italia non esiste più.
Sembra proprio la tua bibita energetica preferita, invece non è quello che credi
Sembra incredibile, ma è così: molti non se ne sono accorti, eppure da tempo la storica Gatorade ha lasciato spazio ad un nuovo marchio. I colori sono simili, le bottiglie ricordano quelle che conosciamo eppure il nome in grande, quello stampato sull’etichetta, non è lo stesso. La transizione è avvenuta in modo silenzioso, quasi invisibile e tantissimi consumatori continuano a chiamarla “Gatorade”, convinti che si tratti dello stesso prodotto o di una sua versione aggiornata. In realtà invece si tratta di un prodotto completamente diverso, distribuito da un’altra azienda e con una formulazione differente.

Gatorade, brand americano storico inventato negli anni 60 per reidratare gli sportivi, è stata per anni il simbolo del post-allenamento: oggi sugli scaffali italiani, la sua eredità è stata raccolta in parte da Powerade. Pochi sanno che Gatorade è prodotta da Pepsi, mentre il marchio rivale nato sempre negli Stati Uniti è invece distribuito da Coca-Cola. Una competizione che viaggia da decenni e spesso confonde i consumatori che non sanno che si tratta di due prodotti ben diversi. La differenza non è solo di nome: cambia il bilanciamento dei sali minerali, varia la quantità di zuccheri e persino il sapore è più dolce e meno ‘salino’. Molti non ci fanno caso e continuano a dire “vado a prendere una Gatorade” come se nulla fosse: il nome è rimasto nella cultura, ma non nel prodotto.
Quando cambiare prodotto può andare bene e quando no
A volte, cambiare può non essere un male. Powerade ad esempio, è una bevanda sportiva di qualità, studiata per reintegrare i liquidi ed i minerali persi durante l’attività fisica, proprio come fa la classica Gatorade. Tuttavia non è la stessa cosa e se per molti la differenza potrebbe sembrare minima, per chi pratica sport regolarmente o segue un’alimentazione controllata invece, anche un piccolo cambio di composizione può influire su idratazione, performance ed apporto calorico. Alcuni preferiscono la nuova versione, altri la trovano troppo dolce o meno efficace nel reintegro dei sali.
Il punto è che non sempre ci accorgiamo di ciò che beviamo o mangiamo davvero. Ci fidiamo di un nome, di un ricordo, di un colore ed intanto il mercato cambia continuamente: ciò che sembrava un prodotto di una vita può sparire nel silenzio, lasciando il posto ad un sostituto quasi identico solo all’apparenza.
>La prossima volta che prendi quella bottiglia blu dopo la palestra, fermati un attimo e guarda l’etichetta: potresti scoprire che non stai bevendo la Gatorade di un tempo, ma qualcosa di completamente diverso.
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