Attenzione, ecco cosa succede al tuo cuore se mangi le noci: pensi di sapere la verità, ma la scienza racconta un’altra storia

Se sei un amante delle noci, meglio che tu sappia questo: ecco quello succede al tuo cuore quando le mangi, soprattutto regolarmente. La scienza non sbaglia!
Novembre è il mese d’oro della frutta secca: mandorle, nocciole, pistacchi e noci diventano protagonisti nelle cucine italiane. Sono nutrienti, sazianti e perfetti per affrontare i primi freddi. Ma attenzione, come ogni alimento ricco anche la frutta secca va conosciuta bene per sfruttarne i benefici senza incorrere in problemi e rischi (anche gravi) per la salute.
La frutta secca è una delle fonti naturali più preziose di grassi buoni in particolare gli omega-3 e gli omega-6, fondamentali per la salute del sistema cardiovascolare. È ricca di proteine vegetali, vitamina E, magnesio, zinco e antiossidanti, elementi che aiutano a contrastare i radicali liberi ed a mantenere le arterie elastiche. Eppure tra tutti i tipi di frutta secca, ce n’è uno che è finito al centro di un dibattito medico e scientifico sugli effetti che potrebbe avere l’assunzione regolare rispetto alla salute del cuore e dell’intero sistema cardiovascolare. Stiamo parlando delle noci, tra le più amate per il loro sapore caratteristico che rende più ricchi spuntini, dolci e risotti: vediamo nel dettaglio perchè sono finite nel mirino dell’attenzione mediatica.
Cosa succede al tuo cuore se mangi le noci? Finalmente arriva la risposta e non è per niente scontata
Mangiare noci ogni giorno è un’abitudine che molti hanno, in particolare per variare gli spuntini quando si è a dieta o comunque per il piacere di mangiare questo frutto decisamente gustoso. In questo periodo autunnale già si trova ovunque, fresco ed anche nella versione essiccata: perfino il suo guscio è una vera miniera d’oro in cucina e non solo. Mangiare noci ogni giorno non è solo una moda salutare del momento: il dibattito medico e scientifico è concorde su una valutazione oggettiva di questa abitudine che è entrata a pieno regime nell’alimentazione ordinaria di molti di noi. Secondo numerosi studi pubblicati su riviste scientifiche come Circulation e The American Journal of Clinical Nutrition, chi consuma regolarmente noci ha infatti un rischio significativamente ridotto di sviluppare malattie cardiovascolari, ictus e colesterolo alto.

Il segreto sta nel loro contenuto di acido alfa-linolenico (ALA), un omega-3 di origine vegetale che contribuisce a ridurre l’infiammazione ed a migliorare la circolazione sanguigna. Gli antiossidanti ed i fitosteroli, invece aiutano a pulire le arterie, contrastando la formazione di placche e riducendo il colesterolo LDL (“cattivo”), mentre aumentano quello HDL (“buono”). Inoltre le noci contengono arginina, un amminoacido che favorisce la produzione di ossido nitrico ovvero una sostanza capace di dilatare i vasi sanguigni e migliorare la pressione arteriosa. È come se ogni volta che mangi una manciata di noci, il tuo cuore ricevesse un stimolo naturale che lo aiuta a lavorare meglio.
Gli effetti sul metabolismo ed il diabete
Uno studio condotto dall’Università di Harvard ha dimostrato che chi consuma circa 30 grammi di noci al giorno (l’equivalente di 4–5 noci) ha fino al 15% di rischio in meno di soffrire di malattie cardiache rispetto a chi le evita del tutto. E non finisce qui: le noci sembrano migliorare anche il metabolismo dei grassi e del glucosio, aiutando a prevenire il diabete di tipo 2 e contribuiscono al benessere del cervello grazie alla loro ricchezza di vitamine del gruppo B e polifenoli.

Attenzione però, anche i superfood hanno i loro limiti: quando più sano non significa sempre ‘migliore’
Nonostante i benefici, non bisogna pensare che mangiare più noci significhi fare meglio per la nostra salute. Il contenuto calorico infatti resta elevato: circa 650 kcal ogni 100 grammi. L’ideale, dicono i nutrizionisti, è restare intorno ai 25–30 grammi al giorno cioè una piccola manciata, perché esagerare significherebbe al contrario danneggiare la nostra salute. Come sempre, la moderazione è la risposta più equilibrata e genuina per il nostro organismo.
Chi soffre di problemi renali, ipertensione o allergie alla frutta secca dovrebbe consultare un medico prima di inserire le noci nella dieta quotidiana. In particolare nell’ultimo caso infatti, come anticipato, si potrebbe incorrere in problemi veramente gravi per la salute come il caso limite dello shock anafilattico. Inoltre vanno conservate in modo corretto, al riparo da luce e calore, per evitare l’ossidazione dei grassi che ne altera la qualità.
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