Doppio richiamo del Ministero della Salute a Natale: prosciutto cotto e fesa di tacchino nel mirino, rischio contaminazione grave

L’attività del Ministero della Salute non si ferma neppure a Natale: richiamo per prosciutto cotto e fesa di tacchino, rischio contaminazione grave. Tutti i dettagli.
Nel pieno delle festività natalizie, quando frigoriferi e tavole si riempiono di salumi pronti da servire, arriva una notizia che preoccupa migliaia di famiglie. Prosciutto cotto e fesa di tacchino due prodotti simbolo dei pranzi veloci, degli antipasti delle feste e dei pranzi leggeri, sono stati oggetto di un richiamo ufficiale per un rischio di contaminazione potenzialmente grave. È proprio a Natale che questi alimenti vengono acquistati di più: pratici, già affettati, spesso scelti anche per bambini, anziani e persone fragili. Ed è qui che nasce la paura più grande: averli già comprati, magari aperti e consumati senza sospetti.
Negli ultimi mesi, i richiami alimentari si sono moltiplicati, coinvolgendo prodotti molto diffusi nei supermercati italiani. Dai formaggi ai piatti pronti, passando per salumi e affettati, il filo rosso è sempre lo stesso: contaminazioni microbiologiche che non si vedono, non si sentono e non si percepiscono al gusto. Ed è proprio questa invisibilità a rendere il rischio più insidioso. Durante le feste, complice la fretta e la convivialità, è facile abbassare la guardia. Per questo motivo, le autorità sanitarie raccomandano di controllare con attenzione i lotti acquistati e di non sottovalutare mai gli avvisi ufficiali, soprattutto quando riguardano microrganismi pericolosi come la Listeria.
Richiamo ufficile del Ministero della Salute: come identificare prosciutto cotto e fesa di tacchino coinvolti
Secondo quanto comunicato dal Ministero della Salute, il primo richiamo riguarda il prosciutto cotto alta qualità “Lenti & Lode” a marchio LENTI. Il prodotto è commercializzato da Rugger S.r.l. ed è venduto in vaschette da 120 grammi. I lotti interessati sono 2541327 e 2541328, con termine minimo di conservazione fissato al 3 gennaio 2026. Lo stabilimento di produzione è identificato dal marchio IT 1048L CE e si trova in via Tetti Giro n. 7, Santena (Torino). Il motivo del richiamo è la possibile presenza di Listeria monocytogenes. L’indicazione per i consumatori è chiara: non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita.

Il secondo richiamo riguarda la Gran Fesa di Tacchino Arrosto a marchio ILEURI, sempre prodotta da Rugger S.r.l. nello stesso stabilimento di Santena. In questo caso il lotto coinvolto è 2sa133o, con data di scadenza 13 gennaio 2026, confezione da 100 grammi. Anche qui il motivo del richiamo è la possibile contaminazione da Listeria monocytogenes, con l’invito a non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita.

Listeria: cos’è, sintomi e cosa fare se si è consumato il prodotto
La Listeria monocytogenes è un batterio particolarmente pericoloso perché può sopravvivere e moltiplicarsi anche a basse temperature, come quelle del frigorifero. L’infezione, chiamata listeriosi, può manifestarsi con sintomi simili ad un’influenza: febbre, dolori muscolari, nausea e diarrea. Nei soggetti più fragili come donne in gravidanza, anziani, immunodepressi può causare complicazioni gravi come meningite, sepsi e, in gravidanza, rischi per il feto.
Se si è consumato uno dei prodotti richiamati e compaiono sintomi sospetti entro alcune settimane, è fondamentale contattare subito il medico, segnalando l’esposizione. Anche in assenza di sintomi, la regola è una sola: non consumare il prodotto, eliminarlo o restituirlo al punto vendita. La prevenzione in questi casi resta sempre l’arma più efficace per proteggere la salute.
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