Esselunga e Ministero della Salute, oggi doppio richiamo per 2 prodotti della spesa di Natale

Doppio richiamo nazionale oggi per Esselunga e Ministero della Salute: dopo il panettone farcito, nel mirino altri due prodotti molto acquistati nella spesa di Natale.
Nel pieno del periodo prenatalizio, quando gli scaffali dei supermercati si svuotano rapidamente e i consumatori acquistano prodotti tipici delle feste senza esitazione, un doppio richiamo ufficiale ha riacceso timori e incertezze. Due alimenti tra i più presenti sulle tavole di dicembre sono stati segnalati come potenzialmente a rischio, generando la paura concreta che qualcuno possa averli già acquistati.
Il clima non è dei più rassicuranti: nelle ultime settimane altri richiami famosi hanno scosso l’opinione pubblica, dai panettoni con etichettature errate ai formaggi ritirati per rischio microbiologico, fino ai recenti casi di carni lavorate segnalate dalle autorità. Un susseguirsi di allerte che mette i consumatori davanti a un interrogativo inevitabile: potrebbe essere infatti già nella propria dispensa o addirittura anche già consumato.
Richiamo oggi Esselunga e Ministero della Salute: dettagli sui prodotti, scadenze e foto
Prima di entrare nei dettagli, è fondamentale ricordare che i canali ufficiali per verificare la sicurezza alimentare sono il Ministero della Salute per gli avvisi nazionali ed i portali delle catene della grande distribuzione, come nel caso di Esselunga. Questi siti aggiornano in tempo reale le schede dei prodotti richiamati e forniscono indicazioni certe e verificabili evitando confusione, allarmismi e notizie distorte. Grazie a queste fonti, ogni consumatore può controllare in pochi istanti se ciò che ha acquistato rientra tra i prodotti a rischio. In un contesto in cui il ritmo degli acquisti aumenta e si tende a riempire il carrello senza pensarci troppo, fare un rapido controllo può davvero evitare rischi inutili.
Il Ministero della Salute ha pubblicato un richiamo riguardante filetti di acciughe all’olio di girasole a marchio Capri, commercializzati dall’azienda Igino Mazzola S.p.A. e prodotti dalla Industria Ittica Torrenovese. Il lotto coinvolto è il L.060327, venduto in confezioni da 140 grammi e con termine minimo di conservazione fissato al 6 marzo 2027.

Il motivo del provvedimento è la possibile presenza di istamina oltre i limiti di legge, un rischio che può provocare reazioni acute nei consumatori sensibili. Per questo il Ministero invita chiunque abbia acquistato questo prodotto a non consumarlo ed a riportarlo immediatamente al punto vendita.
Parallelamente, Esselunga ha comunicato un richiamo precauzionale riguardante il salmone affumicato norvegese Luxury Selection del marchio Food from the World. Il lotto indicato, il 485116 con scadenza 28 dicembre 2025, potrebbe essere contaminato da Listeria monocytogenes come segnalato dall’azienda produttrice Koral SA, con stabilimento in Polonia.

Anche in questo caso Esselunga richiede ai clienti di non consumare il prodotto e di restituirlo in negozio, offrendo inoltre un recapito telefonico per ulteriori informazioni.
Cosa comportano istamina e listeria e cosa fare se ho già mangiato i prodotti richiamati?
Il pericolo associato alla presenza di istamina nelle acciughe è tutt’altro che trascurabile. Questa sostanza infatti può generare reazioni rapide e violente che assomigliano ad un’allergia improvvisa. Arrossamenti, mal di testa, bruciore alla gola, nausea, tachicardia e difficoltà respiratoria sono tra i sintomi più frequenti. Nei casi più severi possono essere necessarie cure mediche immediate.
La Listeria invece rappresenta una minaccia più insidiosa, soprattutto per le categorie fragili come anziani, donne in gravidanza e persone con un sistema immunitario compromesso. L’infezione può manifestarsi con febbre, dolori muscolari, vomito e nelle forme più gravi, perfino meningite o sepsi. Chi avesse consumato il salmone o le acciughe interessate dal richiamo e notasse sintomi compatibili dovrebbe contattare subito un medico o recarsi al pronto soccorso. La prudenza, soprattutto in un periodo come quello natalizio in cui il consumo di pesce e prodotti conservati aumenta, è fondamentale per prevenire rischi reali.
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