Non lo indovineresti mai, quella parte che tutti scartano di questo frutto invernale è un vero tesoro per la salute

E’ il frutto più amato dell’inverno, ma anche il più sottovalutato: se anche tu continui a scartare questa parte e non mangiarla, fai un danno alla tua salute.
C’è una parte di un frutto golosissimo che senza pensarci troppo la maggior parte delle persone elimina. La troviamo fastidiosa, inutile eppure proprio lì si nasconde un concentrato di benefici che molti non immaginano. È una di quelle abitudini automatiche che ci accompagna da sempre, magari imparata dai nostri genitori e che sembra del tutto innocente.
Ogni inverno, milioni di persone fanno lo stesso gesto senza sapere che si stanno privando di una sostanza preziosa. E non si tratta di una leggenda o di un rimedio della nonna, perché c’è la scienza che lo conferma. Dentro quella parte che normalmente finisce nella pattumiera si trova un mix di fibre, vitamine ed antiossidanti utili per il cuore, per la digestione e persino per mantenere stabile la glicemia. A questo punto è naturale chiedersi: di quale frutto stiamo parlando? È uno dei simboli della stagione fredda, dolce e profumato, perfetto da gustare a merenda o dopo i pasti: proprio lui, il mandarino.
Mai buttare questa parte banalissima del frutto più amato dell’inverno: vale la tua salute
Novembre è il mese perfetto per riscoprire il mandarino. Questo agrume, ricco di vitamina C, flavonoidi e fibre, è un vero alleato contro i malanni stagionali: aiuta a rafforzare il sistema immunitario, a migliorare la digestione ed a mantenere la pelle luminosa grazie al suo contenuto di beta carotene. Inoltre i mandarini sono poveri di calorie e ricchi di acqua, il che li rende ideali per chi vuole mantenersi leggero, ma senza rinunciare al gusto ed un pizzico di dolcezza tutta naturale
Secondo studi pubblicati su riviste come Nutrients e Journal of Agricultural and Food Chemistry, il mandarino contiene composti antiossidanti come la naringenina e la hesperidina, due flavonoidi che aiutano a contrastare i radicali liberi ed a favorire la salute cardiovascolare. C’è però una parte del frutto che amplifica ancora di più questi benefici e che, ironia della sorte, la maggior parte delle persone getta via. Si tratta dei filamenti bianchi, detti anche “albedo”: quella sottile rete fibrosa che avvolge gli spicchi non è un difetto estetico, ma un concentrato naturale di salute.
Perché non dovresti mai togliere i filamenti bianchi dai mandarini
I filamenti bianchi del mandarino sono ricchi di pectina, una fibra solubile che ha effetti benefici sul metabolismo e sull’intestino. La pectina aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL), a stabilizzare la glicemia ed a migliorare il senso di sazietà, evitando i picchi di fame improvvisi. Inoltre agisce come una sorta di spugna naturale che cattura le tossine e favorisce una digestione più regolare. Da non sottovalutare anche il loro ruolo nel mantenere in salute l’intestino: la pectina e le fibre dell’albedo aiutano infatti a nutrire i batteri buoni del microbiota, favorendo un equilibrio intestinale che incide anche sull’umore e sull’energia quotidiana.

Studi condotti da istituti importanti come il National Center for Biotechnology Information (NCBI) e la Harvard School of Public Health sottolineano che l’albedo, cioè la parte bianca, contiene flavonoidi ed antiossidanti in quantità addirittura superiori alla polpa. Questi composti contribuiscono a ridurre l’infiammazione ed a prevenire malattie croniche come diabete e disturbi cardiovascolari. Eliminare i filamenti quindi significa rinunciare ad una parte importante dei nutrienti del frutto. Certo possono risultare leggermente amari o fibrosi, ma bastano pochi spicchi consumati con la loro parte bianca per abituarsi al sapore naturale e beneficiare di un effetto detox naturale e gratuito.
Quando fare attenzione e come consumarli al meglio
Pur essendo un alimento salutare, anche i mandarini vanno consumati con moderazione soprattutto da chi soffre di gastrite, reflusso o diabete a causa del loro contenuto di zuccheri naturali e acidità. In questi casi, è sempre consigliabile chiedere un parere al proprio medico o nutrizionista prima di aumentare il consumo. Per sfruttare al meglio i benefici dei filamenti bianchi il consiglio è di scegliere mandarini biologici, non trattati, lavarli bene e consumarli interi senza rimuovere quella sottile pellicola fibrosa. Si può anche utilizzare la scorza (solo se bio) per preparare tisane, dolci o canditi naturali: insomma, una vera miniera di benessere e golosità!
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