Glicemia alta, il rischio che molti trascurano: danni irreparabili a questi organi

Un processo silenzioso che non dà sintomi: ecco cosa succede quando si ha la glicemia alta e come correre ai ripari prima che i danni siano irreparabili.
Quando si parla di diabete di tipo 2, si pensa quasi sempre solo al valore della glicemia ed ai farmaci per controllarlo. In realtà, come ricordano gli esperti, il problema è molto più profondo perché questa patologia nasce da una predisposizione genetica sì, ma soprattutto da un insieme di abitudini sbagliate: sedentarietà, dieta ricca di zuccheri e carboidrati raffinati, stress cronico, fumo. A confermarlo è anche la presidente SID, la professoressa Raffaella Buzzetti che intervistata dal Corriere della Sera spiega come l’iperglicemia costante inneschi veri e propri meccanismi di “invecchiamento accelerato”.
La glicemia troppo alta infatti colpisce i vasi sanguigni, appesantisce il lavoro degli organi ed accelera i processi di deterioramento cellulare. È un processo silenzioso e subdolo, che molti sottovalutano perché non dà sintomi immediati. Ma intanto, giorno dopo giorno, un organo fondamentale per la nostra sopravvivenza inizia a subire danni profondi. Un organo che nessuno immagina di mettere a rischio eppure è tra i primi a deteriorarsi quando gli zuccheri nel sangue restano alti.
I danni della glicemia alta di cui non ti accorgi: questo è l’organo più colpito in assoluto e te ne accorgi così
Prima di rivelarlo, Buzzetti sottolinea che l’iperglicemia è un problema sistemico: non risparmia nulla. Reni, occhi, fegato, ossa, articolazioni: tutti invecchiano più velocemente. I capillari si deteriorano, la retina soffre, i reni perdono efficienza ed iniziano a comparire proteine nelle urine (microalbuminuria), il fegato accumula grasso fino alla steatosi.

Ma l’organo che più di tutti subisce danni profondi e spesso ancor prima della diagnosi, è il cervello. La glicemia alta altera i vasi cerebrali, rallenta la comunicazione tra le cellule e favorisce processi infiammatori che possono compromettere memoria, lucidità, concentrazione e perfino l’umore. È come se l’eccesso di glucosio invecchiasse il cervello dall’interno, molto più velocemente del naturale processo biologico. Ed è per questo che secondo la comunità scientifica, il controllo degli zuccheri nel sangue deve essere un’urgenza, non una formalità.
Come intervenire subito: alimentazione e strategie pratiche
La buona notizia è che si può invertire rotta e la cucina in questo gioca un ruolo fondamentale: non serve rinunciare a tutto, anzi serve scegliere meglio. Come evitare i danni della glicemia alta?
- Riduci gli zuccheri semplici (dolci, bevande zuccherate, succhi, pane bianco).
- Sostituisci i cereali raffinati con integrali (farro, avena, riso integrale, orzo).
- Aumenta fibre e verdure: rallentano l’assorbimento degli zuccheri.
- Introduci grassi buoni (olio extravergine, mandorle, noci, semi).
- Non esagerare con la frutta: meglio abbinarla sempre a proteine o grassi.
- Fai pasti regolari e limita gli snack continui che alzano la glicemia tutto il giorno.
Puoi preparare piatti gustosi, saporiti e perfetti per tenere a bada la glicemia senza rinunciare al piacere di cucinare e mangiare. La prevenzione parte dalla tavola, ogni singolo giorno.
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