Grano saraceno: proprietà e consigli per cucinarlo
Il grano saraceno è uno pseudocereale, poiché pur non facendo parte della famiglia delle graminacee come tutti gli altri cereali, ne condivide tutte le proprietà nutrizionali. Il grano saraceno è una pianta annuale della famiglia delle poligonacee che, dopo un lungo periodo di oblio, comincia ad essere riscoperto in quanto molto apprezzato nelle diete vegetariane e vegane per le sue innumerevoli proprietà nutritive.
Il grano saraceno, infatti è totalmente privo di glutine ed è a basso indice glicemico, quindi può essere consumato anche da persone affette da celiachia o con problemi di glicemia.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le proprietà di questa antichissima pianta.
Il grano saraceno è molto apprezzato nelle diete per il suo bassissimo apporto calorico con appena 300 calorie per 100 grammi di prodotto e solo il 9% di grassi. Ricco di Sali minerali tra cui potassio, fosforo, ferro, calcio e magnesio. A differenza dei cereali, il grano saraceno contiene anche vitamine del gruppo B come la vitamina B1 e B3. Ricco di fibre, ha un altissimo potere saziante e agisce in maniera positiva sui problemi di transito intestinale e mantiene sotto controllo il colesterolo cattivo e la pressione alta.
Si consumano i chicchi della pianta che possono essere assunti interi o sotto forma di farina. I chicchi sono già decorticati, quindi, non necessitano di un lungo periodo di ammollo prima di essere cucinati.
Il grano saraceno ha molteplici usi in cucina. Può essere utilizzato in chicchi interi per preparare minestre e zuppe. La farina di grano saraceno è utilizzata per preparare numerosi prodotti da forno ed è molto utilizzato per la preparazione di alimenti per celiaci. Grazie al suo elevato potere proteico è utilizzato nelle diete vegetariane in combinazione con la soia per sostituire la carne.
Il grano saraceno, infine, è molto utilizzato nella cucina giapponese, dove è la base di piatti molto famosi come la soba.
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