Sbarca anche in Italia il primo ristorante crudista

Impiattamento finale: spaghetti crudisti_

Guardate pure, in questa cucina non si cuoce niente: è questa la frase che si può leggere nel primo ristorante crudista aperto in Italia, il Mantra Raw Vegan di Milano. Il locale è davvero innovativo e prende spunto da quello che non viene definito “regime alimentare”, ma un vero e proprio stile di vita. Come funziona esattamente? Non ci si limita solamente alla frutta e alla verdura, ovviamente crude, il consumo è molto più ampio.

L’ambiente interno è dominato dall’essenzialità, ma in particolare non si potrà non notare l’assenza di elementi caratteristici di un qualsiasi ristorante, vale a dire i forni, le piastre e i fornelli. Al Mantra non ce n’è alcun bisogno, anzi la cucina, di piccole dimensioni e “affacciata” direttamente sulla strada, si caratterizza per i soli spremitori a freddo e gli essiccatori. Il crudismo prevede di conservare il più possibile gli enzimi e gli elementi nutritivi del cibo evitando la cottura, ma che gusto viene garantito al palato?

Il menù offerto prevede variazioni e una scelta piuttosto ampia. Si parte inevitabilmente dal primo pasto della giornata, la colazione: il ristorante crudista offre yogurt e cereali, dolci di ogni tipo e pancake, un collegamento interessante con il brunch. A pranzo e a cena, poi, si possono gustare verdure abbinate in maniera inedita, con risultati curiosi e sorprendenti. Le insalate dominano in lungo e in largo, però è possibile apprezzare anche i ravioli al kimchi (piatto tradizionale coreano a base di verdure fermentate con spezie), le torte al cioccolato, le polpette e persino le lasagne, ovviamente nel rispetto della tradizione crudista.

A tal proposito, c’è una ricetta interessante che si può provare anche a casa, gli spaghetti crudisti di zucchine con pomodoro.

Dunque, non si troverà carne macinata, ma zucchine crude e ricotta di macadamia. Succhi freschi e centrifughe non possono certo mancare: il Mantra, infatti, prepara tutto ciò ogni giorno e c’è l’opportunità di portare l’ordinazione a casa, accompagnando le bevande con cracker o snack. Come accade spesso a livello gastronomico, inoltre, il termine ristorante è forse riduttivo, visto che questo locale è anche una sorta di supermercato per un self-service di cibo. L’ultimo, ma non meno importante cenno va fatto per l’acqua: anch’essa è diversa da quella a cui siamo abituati, visto che viene filtrata da appositi carboni attivi vegetali.