Come usare i semi di chia in cucina per perdere peso: dosi sicure, ricette e trucchi

Come usare i semi di chia in cucina per perdere peso e non solo: la guida completa e quello che molti non sanno sulle dosi sicure e quando non andrebbero mai consumati.
Negli ultimi anni i semi di chia sono diventati un ingrediente amatissimo da chi cerca uno stile di vita più sano. Originari dell’America Centrale, questi minuscoli semi neri derivano dalla pianta della Salvia Hispanica e sono considerati un vero superfood per le loro numerose proprietà nutrizionali. Ricchissimi di fibre, proteine, calcio, magnesio ed acidi grassi omega-3, aiutano a migliorare la digestione, a mantenere stabile la glicemia ed a favorire il senso di sazietà.
Proprio per quest’ultimo motivo vengono spesso associati alle diete dimagranti: se consumati in modo corretto, possono infatti contribuire a ridurre la fame nervosa ed a prolungare il senso di pienezza dopo i pasti. Bisogna con onestà dire che non esistono alimenti miracolosi e la perdita di peso dipende sempre da un’alimentazione equilibrata e da uno stile di vita sano. I semi di chia però, se integrati correttamente nella dieta, possono rappresentare un valido alleato per la salute generale ed anche per una corretta gestione del peso.
Come usare i semi di chia in cucina: idee ricette e quantità
I semi di chia sono ingredienti incredibilmente versatili: possono essere inseriti nella colazione, negli spuntini, nelle zuppe, nei dolci e perfino in alcune preparazioni salate. Innanzitutto una modalità molto semplice è quella del ‘chia pudding’ ormai famoso: si mescolano 2-3 cucchiai di semi (circa 20-30 grammi) con circa una tazza di latte vaccino o vegetale (soia, mandorla, avena) e si lascia riposare in frigo per almeno 2-3 ore (meglio ancora tutta la notte).
I semi assorbono il liquido e creano una consistenza gelatinosa e cremosa che può essere arricchita con frutta fresca, miele, scaglie di cioccolato, noci e tutto ciò che piace. Sempre per la colazione, si possono aggiungere 1-2 cucchiai di semi di chia nello yogurt o nella ciotola di avena (creando gli overnight oats) e lasciarli ammollare tutta la notte. Diversamente si possono aggiungere in acqua e latte, arricchendo la bevanda con frutta, miele e spezie.

Un’altra idea prevede di inserirli in frullati o smoothies: basta aggiungere ad esempio 1 cucchiaio (circa 10 g) di semi di chia già ammollati in un frullato di banana, frutti di bosco, latte vegetale e cacao. Questo accresce l’apporto di fibre, omega-3 e proteine vegetali ed è anche una ricetta golosissima. Ma non è finita, nelle zuppe o minestre si possono utilizzare i semi interi o macinati come addensante naturale. Ad esempio, aggiungendone un cucchiaino verso la fine della cottura, si ottiene una consistenza più cremosa senza dover ricorrere a panna o farina.

Il trucco per usare i semi di chia come sostituti delle uova
In pasticceria i semi di chia possono anche sostituire l’uovo in preparazioni vegane: la cosiddetta miscela “chia egg” si ottiene mescolando 1 cucchiaio di semi di chia con 3 cucchiai d’acqua, lasciando riposare 5-10 minuti fino ad ottenere una gelatina che sostituisce un uovo in torte, muffin e biscotti. Oppure nei cracker o pane fatto in casa, si possono aggiungere 2-3 cucchiai di semi per chilo in modo da aumentare il contenuto di fibre e dare anche una nota croccante.

Quali controindicazioni hanno i semi di chia, come evitarle e dosi sicure
Anche se i semi di chia sono generalmente sicuri e benefici, è necessario conoscerne alcune precauzioni. Un eccesso di fibre specialmente senza adeguato apporto di liquidi può provocare gonfiore, meteorismo o problemi intestinali anche gravi in alcuni casi. Inoltre chi assume farmaci anticoagulanti o ha problemi digestivi dovrebbe valutarne l’uso con un medico. In gravidanza o in presenza di patologie croniche, è sempre opportuno chiedere consiglio ad uno specialista ed in generale ogni modifica alimentare significativa deve essere necessariamente valutata insieme al proprio nutrizionista o medico di fiducia.

Quanto alle quantità consigliate, in genere si suggerisce di non superare circa 1-2 cucchiai al giorno (10-20 g) se inseriti come parte di una dieta normale, sempre accompagnati da una buona quantità d’acqua. I semi infatti assorbono liquidi e se assunti da soli secchi, possono causare gonfiore o fastidi. L’importante è variare: colazione, spuntino pomeridiano, arricchimento nelle zuppe serali o nel pane, così da sfruttare pienamente le loro proprietà nutrizionali senza esagerare.
Se si vogliono evitare problemi intestinali, è consigliabile introdurre i semi di chia gradualmente. Bisogna assicurarsi di bere almeno 250-300 ml di acqua ogni volta che se ne consuma una porzione, preferire semi già ammollati in liquido piuttosto che assumerli completamente secchi e mantenere una certa varietà nella dieta in modo da evitare shock per l’intestino. In questo modo l’uso dei semi di chia può diventare un valore aggiunto piacevole e funzionale nella cucina di tutti i giorni.
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