Cosa provoca una tossinfezione alimentare? Non solo il cibo, la lista degli oggetti da cui stare alla larga

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Intossicazione o tossinfezione alimentare: come si verifica, sintomi, cibi ed oggetti a rischio, come prevenirla ed i segnali d’allarme da non trascurare.

Una tossinfezione alimentare, spesso chiamata anche intossicazione o infezione alimentare, è una condizione che si sviluppa dopo aver consumato cibo o bevande contaminati da batteri, virus, parassiti o tossine prodotte da questi microrganismi. In Italia e nel mondo questa condizione è comune, ma di norma lieve.

Tuttavia può diventare grave o addirittura fatale soprattutto nei casi più estremi, come nel recente episodio avvenuto a Campobasso (Molise), dove una madre e una figlia sono decedute in seguito ad una sospetta tossinfezione alimentare dopo una cena di Natale. Le indagini sono tuttora in corso per chiarire le cause precise dei decessi. Le tossinfezioni possono verificarsi ovunque: a casa, nei ristoranti, nelle mense o durante la lavorazione degli alimenti. La contaminazione può avvenire in diverse fasi: produzione, trasporto, conservazione o preparazione del cibo.

Come si verifica una intossicazione alimentare e perché succede

La tossinfezione si verifica quando:

  • il cibo entra in contatto con batteri pericolosi come Salmonella, E. coli, Campylobacter o Listeria, oppure con virus come il Norovirus;
  • il cibo è contaminato da tossine rilasciate da batteri proliferati in ambienti poco sicuri;
  • ci sono errori nelle pratiche igieniche, come non lavare mani/utensili o cuocere male gli alimenti.

La contaminazione può avvenire in qualsiasi fase: durante la coltivazione, la macellazione, il trasporto, la conservazione o la preparazione in cucina. Quindi anche noi siamo costantemente in pericolo, nel momento in cui non seguiamo correttamente le pratiche di ordinaria pulizia e disinfezione quotidiana.

Sintomi tipici da non sottovalutare

I sintomi di una tossinfezione alimentare possono comparire da poche ore fino a diversi giorni dopo aver mangiato cibi contaminati. I più comuni includono:

  • nausea e vomito;
  • crampi addominali e dolore allo stomaco;
  • diarrea, talvolta con sangue;
  • febbre, spossatezza e malessere generale.

In casi più gravi, soprattutto in soggetti vulnerabili come anziani, bambini piccoli o persone con sistema immunitario indebolito, possono comparire segni più seri come disidratazione, febbre alta persistente o sintomi neurologici. Se la diarrea dura più di 3 giorni o se ci sono sangue nelle feci, febbre alta o incapacità di trattenere liquidi, è importante rivolgersi immediatamente ad un medico.

Alimenti più a rischio di tossinfezione

Ci sono alcuni cibi che più frequentemente possono essere coinvolti in tossinfezioni alimentari se manipolati o conservati in modo non corretto:

  • Alimenti di origine animale: carne cruda o poco cotta (bovino, pollo, maiale); pesce e frutti di mare (specialmente molluschi); uova crude o poco cotte; latte non pastorizzato e derivati.
  • Alimenti lavorati e pronti da mangiare: insalate e verdure non lavate accuratamente; prodotti di gastronomia, affettati e insaccati; piatti freddi o preparazioni poco refrigerate; riso cotto lasciato a temperatura ambiente per troppo tempo.

Gli oggetti di uso comune in cucina più pericolosi

Molte contaminazioni avvengono attraverso strumenti apparentemente innocui:

  • Taglieri in legno o plastica usurati: le incisioni trattengono batteri. Come ovviare: usare taglieri separati per carne e verdure e sostituirli quando rovinati.
  • Spugne e strofinacci: sono tra i principali veicoli di batteri. Come ovviare: lavarli spesso ad alte temperature o sostituirli frequentemente.
  • Coltelli e utensili: se usati su cibi crudi e poi su alimenti pronti. Come ovviare: lavarli subito dopo ogni utilizzo.
  • Frigorifero sporco o sovraccarico: favorisce la proliferazione batterica. Come ovviare: pulizia regolare e corretta disposizione degli alimenti.
  • Contenitori mal lavati: residui invisibili possono contaminare nuovi cibi. Come ovviare: lavaggio accurato ed asciugatura completa.

Prevenzione e buona pratica in cucina

Per ridurre il rischio di tossinfezioni:

  • lavare sempre mani e superfici prima di preparare cibo;
  • mantenere i cibi separati per evitare contaminazione incrociata;
  • cuocere completamente carne, uova e pesce;
  • conservare gli alimenti in frigorifero a temperature sicure;
  • scartare alimenti che hanno odore o aspetto sospetto.