Cha soba

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La cha soba è una pasta di grano saraceno aromatizzata al tè verde matcha. In effetti questo si intuisce in parte già dal nome, poiché “cha” significa il tè. In particolare, si tratta di una specie di spaghetti piuttosto particolari, lunghi, leggermente quadrati e di un colore che varia dal verde chiaro al grigio. È un piatto molto apprezzato in Giappone ed esiste anche un modo preciso di gustarlo: insieme all’alga nori, alla salsa sobe, oppure alla salsa di soia scura, con un pizzico di Wasabi e con del cipollotto fresco tagliato finemente. In Giappone la cha soba viene chiamata anche ice noodles, perché dopo la cottura viene immersa nell’acqua fredda e servita su cubetti di ghiaccio. È un piatto dai sapori orientali e molto genuino, soprattutto se parliamo della cha soba fatta in casa che, di sicuro, non è la stessa cosa di quella comprata già pronta. Vi consiglio di provare, è una soddisfazione garantita.

cha soba

Ingredienti

Presentazione

tempo di realizzazione 60 min

tempo di cottura 4 min

Ingredienti, numero di persone 2 persone

Difficoltà di preparazione Facile

Preparazione

Come fare Cha soba

1

Versate la farina a pioggia in un contenitore assai capiente. Preparate l’infuso di tè verde matcha: se avete il tè in polvere allora fatelo sciogliere nell’acqua bollente, se invece avete il tè sfuso, preparate un infuso abbastanza forte. Versate il tè caldo nella farina in modo circolare e mescolate con uno mestolo per fare assorbire il liquido dalla farina. A questo punto  iniziate subito a lavorare la pasta energicamente con le mani, cercando si usare solamente il palmo, in modo da non incorporare troppa aria. Spolverate il piano di lavoro con la farina restante. Stendete l’impasto usando il mattarello e scorrendo una volta dall’esterno all’interno e poi in modo opposto, in modo tale da formare un grosso quadrato dello spessore di mezzo centimetro.

Versate la farina a pioggia in un contenitore assai capiente. Preparate l’infuso di tè verde matcha: se avete il tè in polvere allora fatelo sciogliere nell’acqua bollente, se invece avete il tè sfuso, preparate un infuso abbastanza forte. Versate il tè caldo nella farina in modo circolare e mescolate con uno mestolo per fare assorbire il liquido dalla farina. A questo punto  iniziate subito a lavorare la pasta energicamente con le mani, cercando si usare solamente il palmo, in modo da non incorporare troppa aria. Spolverate il piano di lavoro con la farina restante. Stendete l’impasto usando il mattarello e scorrendo una volta dall’esterno all’interno e poi in modo opposto, in modo tale da formare un grosso quadrato dello spessore di mezzo centimetro.

2

La tecnica giapponese prevede di ripiegare la pasta su se stessa diverse volte e poi tagliarla, ottenendo in questo modo degli spaghetti molto lunghi. Ma per far questo occorre un piano di lavoro molto grande. Se disponete un piano di lavoro piccolo come me, tagliate la pasta a mano con un coltello affilato. Ci vuole pazienza e una mano decisa. Staccate gli spaghetti l’uno dall’altro e dal piano di lavoro e fate asciugare per una decina di minuti all’aria aperta.

La tecnica giapponese prevede di ripiegare la pasta su se stessa diverse volte e poi tagliarla, ottenendo in questo modo degli spaghetti molto lunghi. Ma per far questo occorre un piano di lavoro molto grande. Se disponete un piano di lavoro piccolo come me, tagliate la pasta a mano con un coltello affilato. Ci vuole pazienza e una mano decisa. Staccate gli spaghetti l’uno dall’altro e dal piano di lavoro e fate asciugare per una decina di minuti all’aria aperta.

3

Lavate e tagliate molto fine la parte verde del cipollotto. Fate bollire l’acqua e aggiungete la pasta. Cuocete per massimo quattro minuti, scolate e versate subito la pasta nell’acqua fredda. Fate un lavaggio veloce per bloccare la cottura, usando le bacchette oppure le mani.

Lavate e tagliate molto fine la parte verde del cipollotto. Fate bollire l’acqua e aggiungete la pasta. Cuocete per massimo quattro minuti, scolate e versate subito la pasta nell’acqua fredda. Fate un lavaggio veloce per bloccare la cottura, usando le bacchette oppure le mani.

4

Servite la cha soba cosparsa con l’algha nori, la salsa sobe, oppure la salsa di soia, e il cipollotto fresco.

Servite la cha soba cosparsa con l’algha nori, la salsa sobe, oppure la salsa di soia, e il cipollotto fresco.

Trucchi e consigli

– La cha soba deve essere assolutamente servita al dente. Non eccedete con la cottura e raffreddate subito la pasta nell’acqua fredda.

– La farina di grano saraceno può essere acquistata presso negozi di alimenti biologici dove spesso si trova proprio una farina per la preparazione della cha soba, poiché miscelata con la farina di grano tenero per ottenere un risultato più delicato.