Pasta alla gricia cremosa come nelle vere trattorie romane, la ricetta originale infallibile

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La vera ricetta per fare una pasta alla gricia cremosa come nelle trattorie romane è facilissima: 10 minuti e solo 4 ingredienti, ma mai fare questo comunissimo errore!

Te la racconto come la so io: la gricia quella vera, non l’ho imparata da un libro di cucina, ma da un pomeriggio qualsiasi in una cucina che profumava di pepe e guanciale. Ero in una trattoria di campagna vicino ad Amatrice e la cuoca Esperia quando le ho chiesto la ricetta, mi ha risposto: “Nun ce vole niente, solo rispetto”. Per lei la vera gricia è tutta lì: rispetto per gli ingredienti, per i tempi e per la storia che si porta dietro.

La vera gricia cremosa romana si fa così, ma guai a sbagliare questo ingrediente o meglio buttarla

È un piatto che sembra povero, ma è un miracolo perchè con quattro cose contate ci fai una vera magia. Io la preparo spesso, anche a pranzo in settimana quando ho poco tempo, perchè a casa mia la adorano tutti e poi perchè con la ricetta di Esperia mi viene proprio come nelle migliori osterie romane. Quelle con le cucine piccole come quelle di casa, ma che riempiono tutto di quel profumo autentico delle ricette di una volta. E poi te lo dico subito, zero panna e schifezze simili: la vera gricia cremosa non vuole nient’altro che 4 ingredienti e tutti semplici. Peggio ancora se ci metti l’olio e la cipolla in padella, guarda meglio buttarla come mi ha detto la zì Esperia! Mettiamoci il grembiule ed andiamo insieme in cucina che ti faccio subito vedere come si prepara.

pasta gricia cremosa ricetta originale ricette.com

Ingredienti

Presentazione

tempo di realizzazione 5 min

tempo di cottura 10 min

Ingredienti, numero di persone 4 persone

Difficoltà di preparazione Facile

Preparazione

Come fare Pasta alla gricia cremosa come nelle vere trattorie romane, la ricetta originale infallibile

1

Iniziate mettendo sul fuoco una pentola capiente con abbondante acqua salata e portatela a bollore. Intanto tagliate il guanciale a listarelle non troppo sottili, in modo che resti croccante fuori e morbido dentro. Scaldate una padella ampia e fate rosolare il guanciale a fiamma media per un paio di minuti, giusto il tempo di far sciogliere il suo grasso naturale e renderlo dorato e fragrante.

Iniziate mettendo sul fuoco una pentola capiente con abbondante acqua salata e portatela a bollore. Intanto tagliate il guanciale a listarelle non troppo sottili, in modo che resti croccante fuori e morbido dentro. Scaldate una padella ampia e fate rosolare il guanciale a fiamma media per un paio di minuti, giusto il tempo di far sciogliere il suo grasso naturale e renderlo dorato e fragrante.

2

Non aggiungete olio o burro: non serve, perché è proprio quel grasso il segreto della cremosità e del sapore vero della gricia. Quando l’acqua bolle buttate i rigatoni e cuoceteli al dente, poi prelevateli con una schiumarola e versateli direttamente nella padella con il guanciale. Fate saltare tutto insieme sempre tenendo la fiamma non troppo alta per amalgamare bene i sapori.

Non aggiungete olio o burro: non serve, perché è proprio quel grasso il segreto della cremosità e del sapore vero della gricia. Quando l’acqua bolle buttate i rigatoni e cuoceteli al dente, poi prelevateli con una schiumarola e versateli direttamente nella padella con il guanciale. Fate saltare tutto insieme sempre tenendo la fiamma non troppo alta per amalgamare bene i sapori.

3

A questo punto incorporate circa due terzi del pecorino grattugiato fresco al momento, mescolando rapidamente in modo che possa sciogliersi un po’: se serve, unite pochissima acqua di cottura della pasta per ottenere una cremina ancora più liscia e vellutata. Spegnete il fuoco, aggiungete il pecorino rimasto ed una generosa macinata di pepe. Servite la gricia subito ben calda, con quella cremosità irresistibile che fa venire voglia di scarpetta.

A questo punto incorporate circa due terzi del pecorino grattugiato fresco al momento, mescolando rapidamente in modo che possa sciogliersi un po’: se serve, unite pochissima acqua di cottura della pasta per ottenere una cremina ancora più liscia e vellutata. Spegnete il fuoco, aggiungete il pecorino rimasto ed una generosa macinata di pepe. Servite la gricia subito ben calda, con quella cremosità irresistibile che fa venire voglia di scarpetta.

Trucchi e consigli

Per avere una gricia autentica come quella delle vere osterie romane, non fate l’errore di usare pancetta oppure olio: la vera ricetta vive solo di guanciale e pecorino romano DOP. Il guanciale deve essere stagionato, con la parte magra ben rossa e quella grassa bianca e compatta: non tagliatelo troppo sottile o brucerà prima di rilasciare il suo grasso.

Usate pecorino romano vero, non altri pecorini generici. Riconoscerlo è facile: deve essere duro, dal profumo intenso e leggermente piccante e riportare il marchio sul bordo che ne identifica la provenienza. Grattugiatelo fine, così si scioglie meglio e regala quella cremosità tipica senza bisogno di panna. Anche il pepe ha il suo ruolo fondamentale: va macinato fresco al momento, per sprigionare il suo aroma perfetto.

Fate attenzione anche alla fiamma: non esagerate mai, perché il guanciale va rosolato dolcemente per far fondere il grasso senza seccarlo. Quando unite la pasta, non abbiate fretta: amalgamate e fate legare tutto aggiungendo poca acqua di cottura alla volta, fino a quando la salsa diventa lucida e avvolgente. Infine ricordatevi che la gricia non si scalda mai due volte: va gustata subito appena mantecata con il profumo del pepe che sale dal piatto!