Brutti ma buoni

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I brutti ma buoni sono dei dolcetti tipici di Gavirate, una città della provincia di Varese. Sono anche molto popolari a Prato, in Toscana, dove sono chiamati “bruttiboni” oppure “mandorlati di San Clemente”. Vengono preparati con mandorle tostate oppure con le nocciole, gli albumi e lo zucchero. Sicuramente, come indica anche il loro nome, non sono tra i dolci più belli della pasticceria italiana, ma di sicuro vengono apprezzati per il loro fragranza e il loro sapore.

brutti ma buoni

Ingredienti

Presentazione

tempo di realizzazione 25 min

tempo di cottura 15 min

Ingredienti, numero di persone 2 persone

Difficoltà di preparazione Facile

Preparazione

Come fare Brutti ma buoni

1

Tostate le mandorle, fatele raffreddare e tritatele grossolanamente. Aggiungete lo zucchero.

Tostate le mandorle, fatele raffreddare e tritatele grossolanamente. Aggiungete lo zucchero.

2

Montate l’albume a neve, quindi unitelo al composto di zucchero e mandorle.

Montate l’albume a neve, quindi unitelo al composto di zucchero e mandorle.

3

Mescolate delicatamente dall’alto verso basso, prestando attenzione a non smontare gli albumi. Disponete il composto in una padella e mescolate a fiamma bassissima, fin quando non diventa più denso e leggermente dorato. Aiutandovi con un cucchiaio, disponete i brutti ma buoni su una teglia rivestita con la carta da forno. Infornate a 165 °C per 15 minuti. Fate raffreddare e servite.

Mescolate delicatamente dall’alto verso basso, prestando attenzione a non smontare gli albumi. Disponete il composto in una padella e mescolate a fiamma bassissima, fin quando non diventa più denso e leggermente dorato. Aiutandovi con un cucchiaio, disponete i brutti ma buoni su una teglia rivestita con la carta da forno. Infornate a 165 °C per 15 minuti. Fate raffreddare e servite.

4

Ed ecco una foto dei brutti ma buoni pronti per essere serviti:

Ed ecco una foto dei brutti ma buoni pronti per essere serviti:

Trucchi e consigli

– Potete aromatizzare i brutti ma buoni con della scorza di limone oppure con della vaniglia.

– Ci sono diverse versioni dei brutti ma buoni. Ad esempio, potete sostituire le mandorle con le nocciole, possibilmente quelle piemontesi.

– Non vi preoccupate di conferire a questi dolcetti una forma identica ed omogenea: i brutti ma buoni  sono famosi proprio per la loro forma irregolare.

– Non cuocete i brutti ma buoni più di 15 -18 minuti, altrimenti diventeranno gommosi.

– Personalizzate la preparazione aggiungendo all’impasto scaglie di cioccolato, uvetta oppure chicchi di caffè.

– I brutti ma buono si conservano per qualche giorno, purché riposti all’interno di una scatola di latta o comunque di un contenitore a chiusura ermetica.

Se amate le mandorle provate anche la ricetta del torrone siciliano, la ricetta della torta limone e mandorle e la ricetta dei cantucci, altro dolce tipico della tradizione gastronomica italiana.