Croccanti ma mai secchi, così i calamari fritti vengono perfetti: una spruzzata di limone e vedi che ti mangi

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Tra le tante stuzzicherie delle feste non mi scordo certo dei calamari fritti: li faccio così, croccanti ma non secchi, con una spruzzata di limone sono divini.

Ebbene sì, per le feste di Natale chi più ne ha più ne metta a tavola: il menu è sempre ricco e variegato, soprattutto nel napoletano. Una cosa che, però, di sicuro non deve mancare anche per la gioia dei più piccoli sono i calamari fritti. Da quando li faccio così vengono croccanti e sfiziosi, mai secchi e sono perfetti da accompagnare con una spruzzata di limone.

I miei bimbi li chiamano “tondini” e, in effetti, vista la forma nessuno può dargli torto. Ovviamente non sono i soli, in famiglia, ad andarne ghiotti, anzi, a volte se li litigano con i grandi. Molti pensano che cucinare i calamari fritti sia complicato ma, come vi dimostrerò, è un gioco da ragazzi.

La ricetta dei calamari fritti: così vengono perfetti, croccanti e dorati

Oltre ai calamari non serve molto per questa ricetta: un po’ di farina, dell’olio per friggere e un pizzico di sale e pepe per condire. Io poi ci metto il limone, ma non è certo obbligatorio: ognuno può seguire il proprio gusto personale.

calamari fritti dorati su tavolo nero

Ingredienti

Presentazione

tempo di realizzazione 20 min

tempo di cottura 10 min

Ingredienti, numero di persone 5 persone

Difficoltà di preparazione Facile

Preparazione

Come fare Croccanti ma mai secchi, così i calamari fritti vengono perfetti: una spruzzata di limone e vedi che ti mangi

1

Si può dire che la parte più complicata dell’intera ricetta è la pulizia dei calamari: una volta tolti i tentacoli andiamo ad eliminare anche gli occhi e le interiora. Rimuoviamo la cartilagine e spelliamoli (la pelle dovrebbe venir via facilmente tutta insieme). Una volta “nudi”, andiamo a sciacquare per bene i calamari e poi sgoccioliamoli con cura;

Si può dire che la parte più complicata dell’intera ricetta è la pulizia dei calamari: una volta tolti i tentacoli andiamo ad eliminare anche gli occhi e le interiora. Rimuoviamo la cartilagine e spelliamoli (la pelle dovrebbe venir via facilmente tutta insieme). Una volta “nudi”, andiamo a sciacquare per bene i calamari e poi sgoccioliamoli con cura;

2

Usiamo un canovaccio per eliminare eventuale acqua in eccesso e procediamo a tagliare ogni calamaro ad anelli spessi circa mezzo centimetro;

Usiamo un canovaccio per eliminare eventuale acqua in eccesso e procediamo a tagliare ogni calamaro ad anelli spessi circa mezzo centimetro;

3

Riversiamo la farina in una ciotola e usiamola per impanare i nostri anelli di calamari. Spolveriamo via eventuale farina in eccesso. Scaldiamo l’olio per friggere in una padella capiente e una volta caldo immergiamo i calamari;

Riversiamo la farina in una ciotola e usiamola per impanare i nostri anelli di calamari. Spolveriamo via eventuale farina in eccesso. Scaldiamo l’olio per friggere in una padella capiente e una volta caldo immergiamo i calamari;

4

Lasciamoli dorare per bene e sgoccioliamoli sulla carta assorbente. Insaporiamo con un pizzico di sale e pepe e, se vogliamo, con una spruzzata di limone.

Lasciamoli dorare per bene e sgoccioliamoli sulla carta assorbente. Insaporiamo con un pizzico di sale e pepe e, se vogliamo, con una spruzzata di limone.

Trucchi e consigli

Possiamo mescolare la farina 00 a quella di semola per una panatura più compatta e dorata. Terminato con gli anelli, se vogliamo, possiamo impanare e friggere anche i tentacoli: saranno croccantissimi. Possiamo accompagnare i calamari non solo con limone, ma anche con salse o creme di nostro gusto.