Il risotto alla Monzese originale, si fa con o senza zafferano? La ricetta della nonna non sbaglia

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Ti svelo la ricetta originale del risotto alla Monzese, quella della nonna ovvero l’unica che rispetta la tradizione regionale: con o senza zafferano?

Il risotto alla Monzese è uno di quei piatti che profumano di casa e di pranzi in famiglia: non passa mai di moda ed ogni volta che lo preparo sento il vero sapore di una volta. Sul web girano moltissime varianti, ma la verità è che non tutte rispettano la preparazione autentica, l’unica che può considerarsi degna di tale nome. Oggi ti racconto la ricetta originale, quella che davvero si prepara nella cittadina lombarda e che porta con sé un piccolo mistero gastronomico: si fa con lo zafferano o senza? La risposta te la svelo tra poco, ma ti anticipo che non è quella che immagini.

La ricetta originale della nonna del risotto alla Monzese e la risposta al dubbio: si fa con o senza lo zafferano?

Questa ricetta genuina e gustosa è alla portata di tutti, con pochi trucchi ed accorgimenti semplici, porterai in tavola il vero sapore del piatto. Fondamentale è la scelta degli ingredienti, tra cui spicca da vera protagonista la luganega: non la comune salsiccia, ma una specialità locale dal gusto caratteristico e che regala un tocco rustico ed irresistibile al condimento. Ti svelo quindi come realizzarlo e soprattutto la verità sul dubbio che tormenta un po’ tutti.

risotto alla monzese ricetta originale ricette.com

Ingredienti

Presentazione

tempo di realizzazione 10 min

tempo di cottura 20 min

Ingredienti, numero di persone 4 persone

Difficoltà di preparazione Facile

Preparazione

Come fare Il risotto alla Monzese originale, si fa con o senza zafferano? La ricetta della nonna non sbaglia

1

Iniziate eliminando il budello dalla luganega e sgranate bene la carne, quindi rosolatela in padella con un filo d’olio extra vergine d’oliva finché sarà ben dorata.

Iniziate eliminando il budello dalla luganega e sgranate bene la carne, quindi rosolatela in padella con un filo d’olio extra vergine d’oliva finché sarà ben dorata.

2

Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola con una noce di burro, poi aggiungete il riso e tostatelo per un paio di minuti mescolando.
Fatto ciò versate il vino bianco e lasciatelo sfumare completamente: quando la parte alcolica sarà evaporata, unite poco alla volta il brodo vegetale caldo sempre continuando ad amalgamare.

Tritate finemente lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola con una noce di burro, poi aggiungete il riso e tostatelo per un paio di minuti mescolando.Fatto ciò versate il vino bianco e lasciatelo sfumare completamente: quando la parte alcolica sarà evaporata, unite poco alla volta il brodo vegetale caldo sempre continuando ad amalgamare.

3

A metà cottura incorporate la luganega sgranata ed un pizzico di timo, quindi continuate ad aggiungere altro brodo caldo fino a che il riso sarà cotto al dente. A questo punto togliete dal fuoco e mantecate con il burro rimasto ed il parmigiano reggiano grattugiato. Aggiustate di sale e pepe, coprite e lasciate riposare un minuto, intanto tagliate a rondelle la luganega intera e guarnite il risotto dopo averlo impiattato.

A metà cottura incorporate la luganega sgranata ed un pizzico di timo, quindi continuate ad aggiungere altro brodo caldo fino a che il riso sarà cotto al dente. A questo punto togliete dal fuoco e mantecate con il burro rimasto ed il parmigiano reggiano grattugiato. Aggiustate di sale e pepe, coprite e lasciate riposare un minuto, intanto tagliate a rondelle la luganega intera e guarnite il risotto dopo averlo impiattato.

Trucchi e consigli

Il segreto del vero risotto alla monzese è la luganega, che deve essere saporita e ben rosolata e l’assenza dello zafferano. Sì, hai capito bene: lo zafferano non ci va. Nonostante la vicinanza con Milano, a Monza il risotto si prepara senza quel tocco dorato, perché qui il protagonista è proprio il sapore intenso della carne. Aggiungere zafferano lo renderebbe troppo simile al risotto milanese, perdendo l’identità rustica e genuina che lo contraddistingue.
Per servirlo al meglio, portalo in tavola ben caldo con qualche rondella di salsiccia sopra ed una spolverata di parmigiano. Evita di farlo asciugare troppo: deve restare morbido e avvolgente, quasi cremoso per questo qualcuno lo porta in tavola con qualche noce di burro profumato al timo. Questo accorgimento regalerà un profumo irresistibile e quel sapore autentico che sa di tradizione lombarda.