Ma quale alla Norma, fai la pasta ncasciata siciliana e vedi se non è 3 volte più buona
Con la pasta ncasciata ti dimentichi pure quella alla Norma, la vera ricetta siciliana ti farà impazzire: con questa conquisti pure la suocera!
La pasta ncasciata non è una semplice pasta al forno, è un vero manifesto della cucina siciliana ed ogni volta che la preparo sembra una festa. È una ricetta che racconta la Sicilia ad ogni boccone con il sugo ricco, il formaggio filante, le melanzane fritte ed il profumo di basilico e che mette subito tutti di buonumore.
Questa è la ricetta vera messinese della pasta ncasciata, così facile eppure così gustosa
Prepararla è più facile di quanto sembri, ma serve un po’ di pazienza: a te basterà solo organizzarti bene e seguire passo passo la ricetta ed il risultato sarà una pasta al forno avvolgente, con quella crosticina dorata ed irresistibile in superficie che è pura poesia.
Ognuno ha la sua versione di pasta ncasciata, tramandata da madri e nonne: qualcuno aggiunge le uova sode, altri le polpettine, qualcuno ancora la fa in bianco. Io ti lascio la mia versione classica, la più vicina a quella della tradizione messinese: una volta assaggiata, la rifarai per ogni pranzo della domenica o per le feste in famiglia. Pensa che perfino mia suocera ormai me la chiede!

Ingredienti
- 400 grammi maccheroni
- 800 millilitri passata di pomodoro
- 500 grammi carne macinata mista
- 2 melanzane
- 150 grammi mortadella a cubetti
- 1 cipolla
- 200 grammi provola
- 120 grammi caciocavallo siciliano grattugiato
- 200 grammi piselli lessati
- 120 millilitri vino rosso
- quanto basta sale
- quanto basta pepe
- quanto basta olio extra vergine d'oliva
- quanto basta olio di semi
- quanto basta basilico fresco
- quanto basta pangrattato
Presentazione
Preparazione
Come fare Ma quale alla Norma, fai la pasta ncasciata siciliana e vedi se non è 3 volte più buona
1
Iniziate lavando le melanzane, poi tagliatele a fette e mettetele sotto sale per 30 minuti per eliminare l’amaro. Sciacquatele, asciugatele e friggetele in olio di semi caldo fino a doratura, quindi scolatele su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Fatto ciò mettete sul fuoco una casseruola capiente con olio extra vergine d’oliva e la cipolla tritata. Fatela soffriggere lentamente, poi aggiungete la carne macinata e fate rosolare bene: sfumate con il vino rosso e lasciate evaporare la parte alcolica.
2
Unite ora la passata di pomodoro, la mortadella a tocchetti, sale, pepe e qualche foglia di basilico. Fate cuocere a fuoco dolce per circa 10 minuti con il coperchio leggermente aperto per far uscire il vapore in eccesso. Aggiungete anche i piselli lessati, mescolate e proseguite la cottura per altri 20 minuti circa in modo che il sugo si addensi leggermente. A questo punto lessate i maccheroni in abbondante acqua salata lasciandoli un po’ indietro di cottura: scolateli e mescolateli con il sugo, tenendone un po’ da parte per ultimare la preparazione.
3
Ungete una teglia da forno e fate un primo strato di pasta, aggiungete le melanzane, la mozzarella a dadini, mortadella, un po’ di caciocavallo ed il sugo di carne. Ripetete fino a terminare gli ingredienti, completate con sugo, pangrattato e caciocavallo in superficie e cuocete in forno statico a 180 gradi per circa 35/40 minuti o fino a che la crosticina sarà dorata e croccante. Lasciate intiepidire qualche minuto, poi tagliate e servite!
Trucchi e consigli
Il primo segreto è la melanzana fritta: deve essere asciutta, dorata ma non unta. Se volete una versione più leggera potete grigliarla, ma il gusto tradizionale sta tutto in quella frittura profumata. Usate pasta corta e rigata come rigatoni o maccheroni, perché trattengono meglio il sugo. Per ottenere una crosticina irresistibile, spolverate la superficie con pangrattato mescolato a formaggio grattugiato ed un filo d’olio extra vergine d’oliva prima di infornare. Il formaggio invece, sceglietelo saporito: provola affumicata o caciocavallo stagionato siciliano daranno una marcia in più.
La pasta ncasciata è ottima anche preparata in anticipo: il giorno dopo, riscaldata è ancora più buona perché i sapori si amalgamano meglio. Se ne avanza potete congelarla già cotta e riscaldarla in forno quando vi serve e non dimenticate la regola d’oro: non siate tirchi con il sugo!
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