Trippa alla romana con la ricetta di Trastevere, sugosa e saporita: sfido io che un kg di pane non basta
La trippa alla romana la devi mangiare calda, ma conosci la vera ricetta delle osterie di Trastevere? Così ti mangi quella ‘bona’ davvero!
La trippa alla romana fa innamorare chiunque da sempre e chi la conosce davvero sa che è uno di quei piatti che raccontano la cucina povera più sincera e saporita di Roma. Io l’ho imparata così alla vecchia maniera, guardando mia zia che faceva la cuoca: nessun ingrediente pretenzioso eppure il risultato è di una bontà assoluta.
È un piatto di quelli che cuociono piano piano, per far sì che tutti gli ingredienti si insaporiscano.
La trippa alla romana conquista anche chi pensa di non amarla con quel condimento avvolgente che chiama il pane per la scarpetta. Oggi ti spiego come farla nel modo più autentico, proprio come si faceva nelle trattorie di Trastevere una volta: pochi ingredienti buoni, fuoco dolce e tanto amore per la cucina di casa.

Ingredienti
- 1 chili trippa di vitello pulita
- 700 grammi passata di pomodoro
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 bicchieri vino bianco secco
- quanto basta mentuccia romana
- 100 grammi pecorino romano grattugiato
- quanto basta olio extra vergine d'oliva
- quanto basta sale
- quanto basta pepe
Presentazione
Preparazione
Come fare Trippa alla romana con la ricetta di Trastevere, sugosa e saporita: sfido io che un kg di pane non basta
1
Iniziate preparando la trippa: se non è già lessata, sbollentatela per circa 10 minuti in acqua bollente salata, poi scolatela e tagliatela a listarelle non troppo sottili. Tritate finemente cipolla, carota e sedano: versateli in una casseruola capiente scaldate l’olio extra vergine d’oliva e fate appassire le verdure a fuoco dolce finché saranno morbide e dorate. Aggiungete la trippa e fatela insaporire nel soffritto per 5/6 minuti, mescolando bene.
2
Versate il vino bianco e lasciate evaporare completamente la parte alcolica, poi unite la passata, un pizzico di sale ed una macinata di pepe. Coprite parzialmente con il coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa un’ora e mezza, mescolando ogni tanto. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, allungate con un mestolo d’acqua calda oppure un po’ di brodo vegetale.
3
A fine cottura, quando la trippa sarà tenerissima ed il sugo denso e corposo, aggiungete qualche fogliolina di menta spezzettata ed una bella spolverata di pecorino romano grattugiato. Servite ben calda, accompagnata da tanto pane casareccio e godetevela!
Trucchi e consigli
Per ottenere una trippa tenera e gustosa, non abbiate fretta: la cottura lenta è il vero segreto. Se avete tempo, lasciatela cuocere anche due ore a fuoco basso, finché non diventa morbida ed il sugo si restringe bene.
Scegliete trippa di vitello o di manzo giovane, più delicata e digeribile rispetto a quella bovina adulta.
Il soffritto è la base del sapore: fate cuocere le verdure lentamente facendo attenzione a non bruciarle, in modo che rilascino tutto il loro sapore.
La menta romana non è un optional, anzi è ciò che distingue la trippa alla romana da tutte le altre. Se non la trovate, potete usare mentuccia selvatica o un pizzico di menta piperita, ma con moderazione.
Per il pecorino, sceglietelo stagionato e grattugiatelo al momento: regala cremosità e carattere. Infine, non saltate il riposo: come tutti i piatti in umido la trippa è ancora più buona il giorno dopo, quando i sapori si amalgamano alla perfezione. Scaldate, aggiungete un filo d’olio crudo e preparatevi alla scarpetta perché non riuscirete a resistere!
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