Buccellato siciliano con cioccolato, se lo provi sei avvisato: ti toccherà rifarlo ogni Natale
Mi anticipo il Natale con il buccellato siciliano, ma nel ripieno ci metto pure il cioccolato come faceva la nonna così diventa più goloso!
Il buccellato siciliano non è un dolce qualsiasi, è uno di quelli che fanno subito Natale anche solo a guardarli. Le pasticcerie ne sono già piene, ma farlo in casa è tutta un’altra storia, e non è complicato come sembra. È uno di quei dolci che le famiglie preparano ogni anno, spesso con la loro versione ma la base è sempre la stessa: un guscio di pasta frolla un po’ più consistente del solito ed un ripieno ricco di fichi secchi, cioccolato, mandorle, noci, uvetta e spezie. Profumi che, appena apri la porta del forno, ti fanno capire che il Natale è arrivato.
Mettici il cioccolato nel buccellato siciliano e vedi che magia
Il buccellato ha anche una storia lunga, radicata nella tradizione siciliana: ogni provincia ha la sua piccola variante, ma l’idea è sempre quella di un dolce rustico e profumato che deve durare diversi giorni e migliorare col passare del tempo. Per questo è perfetto da preparare in anticipo, soprattutto per le feste. E poi portarlo in tavola fa sempre la sua figura: scenografico, ma con quell’aria casalinga che piace ed è molto più semplice da fare di quello che sembra.

Ingredienti
- 300 grammi farina 00
- 120 grammi burro
- 100 grammi zucchero semolato
- 1 uovo
- 1 cucchiaini raso di lievito per dolci
- 1 buccia grattugiata di arancia
- 200 grammi fichi secchi sminuzzati
- 50 grammi uvetta
- 80 grammi cioccolato fondente
- 50 grammi mandorle tostate tritate
- 40 grammi noci tritate
- 30 grammi scorza candita d'arancia a pezzetti
- 2 cucchiai miele
- quanto basta cannella in polvere
- quanto basta canditi per guarnire
- 35 millilitri liquore Marsala
- quanto basta latte
- quanto basta frutta secca per guarnire
Presentazione
Preparazione
Come fare Buccellato siciliano con cioccolato, se lo provi sei avvisato: ti toccherà rifarlo ogni Natale
1
Iniziate preparando la frolla: mescolate farina, lievito e zucchero, poi unite il burro a pezzetti e lavorate velocemente. Aggiungete l’uovo e la scorza d’arancia ed impastate fino a ottenere una palla liscia. Lasciate riposare in frigo 30 minuti ed intanto preparate il ripieno. Mescolate i fichi tritati, l’uvetta, le mandorle, le noci, i canditi, il cioccolato fondente sminuzzato e la cannella.
2
Unite anche il miele ed il Marsala per ottenere un composto morbido e profumato e mettetelo un attimo da parte. Stendete la frolla in un rettangolo spesso mezzo centimetro: distribuite il ripieno al centro e formate un cilindro, richiudendo la frolla attorno e sigillando bene. Formate un anello, attaccando le estremità e praticate dei tagli decorativi sulla superficie.
3
Spennellate con poco latte e decorate con zucchero, canditi o frutta secca: trasferite in forno e cuocete a 180 gradi per 35/40 minuti, finché apparirà dorato. Lasciate raffreddare completamente prima di tagliare e servite il buccellato siciliano così, senza aggiungere altro in tutta la sua maestosità!
Trucchi e consigli
Il buccellato migliora dopo qualche ora, quindi non abbiate fretta: più riposa, più i profumi si intensificano. Per la frolla, non lavoratela troppo: deve rimanere compatta ma elastica, altrimenti in cottura si spacca. Se vi sembra troppo secca, aggiungete un cucchiaio di latte; se invece troppo morbida, unite un pizzico di farina.
Il ripieno deve essere umido, ma non bagnato: regolate la consistenza aggiungendo miele o Marsala a seconda delle necessità. Potete personalizzarlo con pinoli, datteri o gocce di cioccolato, purché resti ben equilibrato.
Un trucco importante: quando formate l’anello, schiacciate leggermente il cilindro in modo che il buccellato cuocia in maniera uniforme. I tagli decorativi non servono solo per rendere il dolce più bello: aiutano il vapore ad uscire ed impediscono che si gonfi in modo irregolare. Per la lucidatura potete usare anche una semplice miscela di miele e acqua tiepida, da spennellare a fine cottura: darà quel tocco brillante tipico di molte pasticcerie.
Si conserva a lungo, anche una settimana, avvolto in carta da forno: anzi, è quasi più buono il giorno dopo!
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